CATANZARO E’ caos, per non dire faida interna, nella maggioranza di centrodestra al Comune di Catanzaro. Tutto è cominciato quando, per la verità un po’ a sorpresa, il sindaco Abramo aveva ritirato le deleghe a due assessori da lui nominati pochi mesi fa, Antonio Sgromo (Sport) e Gianmarco Plastino (Gestione del territorio), per assegnarle rispettivamente al giovane Fabio Talarico e a Franco Longo.
Fuori due membri della giunta “tecnica” per far posto a due nuovi assessori “politici”.
Una vera e propria fuga in avanti del sindaco che però non è piaciuta affatto alla sua maggioranza, che aveva già a malincuore accettato il rimpasto “tecnico” all’indomani dello scandalo di “Multopoli”.Così, con una nota tanto netta quanto perentoria, nove consiglieri di maggioranza, tra cui Mimmo Tallini e il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone (entrambi Forza Italia), hanno posto il veto politico all’operazione di Abramo: «Pur condividendo l’esigenza di pervenire ad un allargamento e consolidamento della maggioranza, attraverso la formazione di una giunta politica, non intravediamo nella soluzione proposta dal Sindaco Abramo la giusta risposta a tale esigenza. Non entrando nel merito dei nomi, riteniamo che il percorso avviato dal Sindaco è errato nella metodologia e che non definisce un percorso condiviso che non tiene conto di importanti e fondamentali passaggi politici. Percorso che rischia di provocare l’effetto contrario rispetto ad un rilancio del progetto del centrodestra che, per essere vincente alle prossime amministrative, ha la necessità di presentarsi agli elettori forte, coeso e credibile. Pertanto i sottoscritti consiglieri invitano il Sindaco a congelare la nomina degli assessori per avviare subito la fase di concertazione con l’intera maggioranza e con tutti quei settori del centrodestra in grado di dare un contributo politico».Alle parole sottoscritte dai più autorevoli – e convinti – sostenitori di questi tre anni di amministrazione Abramo, non è però seguita alcuna risposta da parte del sindaco, partito per le ferie proprio nel giorno delle nomine di Talarico e Longo. Così, lo strappo si è allargato, dando vita al caos: è di oggi la nota con cui due assessori comunali – Saverio Loiero e Giovanni Merante – si sono autosospesi dalle proprie funzioni «In attesa del non rinviabile chiarimento politico all’interno della maggioranza, nonchè del rientro in città del sindaco Sergio Abramo». Il comunicato, sebbene dai toni più concilianti e morbidi rispetto a quello dei consiglieri, nelle sue ultime righe lancia un messaggio ben preciso ad Abramo: «Restano intatte, a nostro parere, le condizioni per concludere positivamente il mandato e riorganizzare un centrodestra vincente alle prossime elezioni».
Che tradotto dal politichese potrebbe voler dire: «Fai attenzione, caro sindaco, che se hai intenzione di ricandidarti, è necessario arrivare alla fine del mandato con il sostegno di tutte le forze, soprattutto di quei consiglieri che da ieri ti hanno, di fatto, sfiduciato». E’ chiaro infatti che in caso di elezioni anticipate, si concretizzerebbe l’addio definitivo a qualsiasi possibilità di Abramo di provare a correre di nuovo per la poltrona di primo cittadino di Catanzaro. In questo caso, si aprirebbe quindi una corsa alla candidatura con il rischio di una lotta fratricida tutta interna a Forza Italia. Ma prima di arrivare a questo punto, ci sarà da aspettare l’esito del ricorso per l’ingresso in consiglio regionale di Wanda Ferro, che, qualora fosse accolto, potrebbe spostare equilibri e lasciare spazi da riempire.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
x
x