CATANZARO «Dopo l’impietosa e drammatica fotografia delle condizioni socioeconomiche del Mezzogiorno, che secondo l’ultimo rapporto Svimez si avvia verso un sottosviluppo permanente, Oliverio e Renzi promettono l’Alta velocità in Calabria». Lo afferma in una nota la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. «La lettera aperta di Saviano sui problemi del Sud – aggiunge – aveva scatenato l’ira dell’ambizioso boy scout, diventato presidente del Consiglio senza legittimazione popolare, che aveva commentato: “Sul Sud basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita. È vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più, ma basta piangersi addosso”. Evidentemente qualcuno avrà fatto notare a Renzi che anche i cittadini del Mezzogiorno d’Italia votano e che i voti del Sud possono diventare determinanti per le prossime elezioni. Ecco allora che pochissimi giorni dopo il presidente del Consiglio lancia l’ennesima bufala: un’agenda che avrà il Meridione al centro, un vero e proprio “masterplan” per il Sud, l’Alta velocità in Calabria. Parole che hanno avuto il merito di convincere Mario Oliverio, che ha rilanciato: l’Alta velocità fino a Reggio e per la Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro, un progetto per la prevenzione idrogeologica, un’azione sulla fiscalità attraverso il credito d’imposta».
«Quello che però appare davvero sconcertante – prosegue Ferro – è che il governatore della Calabria abbia riproposto l’idea di una “task force della Presidenza del Consiglio” che coordini l’uso delle risorse comunitarie, ammettendo così, forse senza accorgersene, la propria incapacità di programmare e gestire i fondi europei. È la prima volta, a memoria d’uomo, che un presidente di Regione chiede di essere “commissariato” dal governo centrale: è verosimile che il commissariamento della Calabria era già nell’aria e che Oliverio lo abbia chiesto per autocelebrare l’accoglimento della sua “idea”. Sia Renzi che Oliverio, non perdono occasione di fare gli imbonitori: entrambi sanno che prima di una ventina d’anni l’Alta velocità in Calabria non potrà vedere la luce, salvo che non si inventino una sorta ferrovia di serie B chiamandola Alta velocità, nello stesso modo in cui il governo Renzi definisce “riduzione delle tasse” l’aumento della pressione fiscale attestata dagli istituti ufficiali di ricerca. Venga da noi Renzi e cammini per le strade: si accorgerà che la Calabria non è la sua Firenze dove pare sia stato programmato un miliardo di euro solo per la nuova stazione ferroviaria dell’Alta velocità».
Lo accompagneremo – conclude – tra la gente che grida giustizia sociale e avrà occasione, insieme con il presidente Oliverio, di misurarsi con la povertà, il disagio e con tutte le altre condizioni sociali che non ha mai avuto modo di conoscere. Altro che piagnistei. Continuino a fare annunci e proclami, ma per favore non offendano l’intelligenza e la dignità dei calabresi».
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