COSENZA «Un attento dirigente politico come Carlo Guccione – afferma Luigi Guglielmelli segretario della Federazione Pd di Cosenza – dovrebbe sapere che il riordino con la liquidazione e la chiusura di alcune società in house ed enti strumentali della Regione Calabria è un obiettivo programmatico che il presidente Oliverio intende perseguire con determinazione. Guccione sa altrettanto bene che in alcune delle società in liquidazione i debiti consolidati sono nell’ordine di centinaia di milioni, anzi probabilmente superano il miliardo di euro. È un dato questo non irrilevante al fine di accelerare le procedure di liquidazione evitando di accollare i debiti sul bilancio ordinario della Regione, unico socio di ognuno di questi strumenti in liquidazione. Sarebbe paradossale che la montagna di debiti accumulati nel corso di anni di gestione a dir poco allegra, clientelare ed incontrollata determinasse una condizione di dissesto e default della Regione con gravi ripercussioni per tutti i cittadini calabresi. Chiudere gli enti inutili e le società in liquidazione è un atto politico irrinunciabile e perseguito dal Pd e dalla Giunta Oliverio. Per fare ciò occorre agire con intelligenza ed una impostazione amministrativa che chiuda gli enti mangia soldi senza implicazioni negative sul bilancio della Regione. Del resto Guccione avrebbe dovuto spiegare perché egli stesso pur essendo stato assessore al ramo competente fino al 21 Luglio ovvero qualche giorno prima del 31 Luglio, non ha portato a compimento l’accorpamento delle Asi nelle settimane precedenti. Altrettanto avrebbe potuto fare per altre società in House e strumenti come Fincalabra, sottoposti al controllo del dipartimento di cui egli stesso è stato assessore. È stata la Giunta di lunedì scorso 3 agosto a decidere su proposta del presidente Oliverio la messa in liquidazione di Calabria Etica. Ciò a conferma che sulla linea delle riforme e della discontinuità con il passato si va avanti senza tentennamenti. Guccione dovrebbe conoscere il percorso amministrativo necessario a realizzare l’accorpamento delle Asi, evitando pasticci e contenzioso che esporrebbero la Regione a vantaggio di quanti hanno avversato ed avversano anche questa necessaria riforma. E’ fondato, dunque, il sospetto che nel lasciarsi andare a queste sterili polemiche Guccione stia reagendo in maniera scomposta e politicamente sbagliata alla scelta che necessariamente e giustamente il presidente Oliverio ha dovuto fare per la composizione della nuova Giunta Regionale».
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