ACQUAFORMOSA Torna il Festival delle Migrazioni, giunto alla quarta edizione, organizzato dal Comune di Acquaformosa, autodefinitosi «deleghistizzato», dall’Associazione don Vincenzo Matrangolo, promosso dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e dallo Sprar con la collaborazione della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria. Il Festival si terrà dal 21 al 25 agosto. Dibattiti, convegni e presentazione di libri, musica e cabaret: anche quest’estate, è scritto in una nota, «il programma della manifestazione si presenta ricco di contenuti e aperto alla presenza di un pubblico eterogeneo. In un momento in cui la tematica immigrazione domina le prime pagine di tutti i giornali del mondo facendo interrogare l’Europa, il comune di Acquaformosa mira a ribadire con forza l’importanza della strada dell’accoglienza per chi arriva in Italia con la speranza di un futuro migliore, in molti casi, di diritti. E al bando chi, attraverso dichiarazioni senza senso, spera di raccogliere qualche voto in più attraverso l’incitamento all’odio razziale».
«Il 2015 – afferma l’assessore all’Accoglienza di Acquaformosa Giovanni Manoccio – è un anno particolare per l’emergenza immigrazione. L’esperienza dei progetti Sprar avviata sul nostro territorio può e deve essere un modello da estendere perché l’accoglienza è dovere ma allo stesso tempo un valore e la nostra cultura rifiuta e condanna le continue affermazioni di chi, come Matteo Salvini, non fa altro che speculare sul dramma di tanta povera gente solo per cercare, invano, di aumentare il consenso. Un atteggiamento da tamarro». Il Festival partirà il 21 agosto con un dibattito sull’Africa. In programma, il 23, anche un concerto dei 99 Posse dal titolo “Salvini è nu tamarro”. Giornata conclusiva dedicata alla figura della donna con un convegno “La donna perla della cucina”, in cui interverranno tra gli altri l’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano e la presidente della Commissione pari opportunità alla Presidenza del Consiglio, Giovanna Martelli.
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