CATANZARO È un ringraziamento ironico quello che Wanda Ferro, vicecoordinatrice regionale di Forza Italia, indirizza al ministro Graziano Delrio, «per aver confermato che quella dell’Alta velocità in Calabria era l’ennesima bufala di Renzi e Oliverio. Avevo appena finito di scrivere che sia Renzi che Oliverio non perdono occasione di fare gli imbonitori dato che entrambi sanno che prima di una ventina d’anni l’Alta velocità in Calabria non potrà vedere la luce e che sicuramente si sarebbero inventati una sorta ferrovia di serie B chiamandola Alta velocità».
«Neanche qualche ora dopo – spiega Ferro – ecco che il ministro Delrio, evidentemente meno burlone di Renzi e Oliverio, corregge il tiro e chiarisce che, per risparmiare il 70% l’Alta velocità, da Salerno a Reggio Calabria, sarà un po’ meno veloce di quella del Nord: 200 chilometri orari anziché 300. Dunque un’Alta velocità di serie B, proprio come quella che avevo pronosticato».
Per la candidata del centrodestra alle ultime regionali «Delrio ritiene che al Sud dobbiamo sentirci appagati se avremo i treni che viaggiano a 200 chilometri orari e, avvedutosi del fatto di essere ministro del governo Renzi, corregge nuovamente il tiro e annuncia che in 20 mesi saranno sbloccate opere per almeno 15-16 miliardi e che il Sud, se sarà capace di far fruttare vecchi e nuovi fondi europei evitando qualche piagnisteo di troppo, crescerà del 2,5-3%. L’ennesima bufala: Del Rio avrà trovato una diversa metodologia per misurare la crescita».
«Invito anche il ministro Del Rio – continua la vicecoordinatrice di Fi – a venire da noi, non solo per le fugaci vacanze estive, ma per stare tra la gente così da avvertire il disagio e la povertà che oramai attanagliano irrimediabilmente la nostra terra. E non continuino, per favore, a raccontarci le frottole sulla programmazione dei fondi europei. Se è vero, come annunciato dal ministro Del Rio, che nel 2014 è stato chiuso l’accordo con l’Europa per oltre 50 miliardi di fondi europei, ci dicano anche l’altra verità: hanno già programmato il commissariamento della Calabria».
Che sarebbe l’ennesimo: «Come per la sanità, l’emergenza rifiuti, l’emergenza ambientale e il dissesto idrogeologico, il governo commissarierà anche i fondi europei per essere libero di programmare le risorse dove più gli aggrada e dove spera di avere il massimo ritorno in termini di consenso elettorale. E tutto accade con la imperdonabile compiacenza di Oliverio che, pur di fregiarsi del titolo di governatore, accetta l’ennesimo commissariamento della Calabria neanche consapevole del danno che sta arrecando alla nostra amata terra, ancora una volta terra di conquista dei futuri beneficiari, magari forestieri, dei fondi europei programmati dal governo».
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