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L'ex Massicci: conti in disordine. Ma i fondi Ue sono inutilizzati

CATANZARO La nota positiva: la Regione incasserà i 105 milioni delle spettanze pregresse fino al 2011 nel comparto sanitario. Le (tante) note negative: il disavanzo, nel 2014, ammonta a 65 milioni,…

Pubblicato il: 10/08/2015 – 14:31
L'ex Massicci: conti in disordine. Ma i fondi Ue sono inutilizzati

CATANZARO La nota positiva: la Regione incasserà i 105 milioni delle spettanze pregresse fino al 2011 nel comparto sanitario. Le (tante) note negative: il disavanzo, nel 2014, ammonta a 65 milioni, le Aziende continuano a pagare in ritardo, con tempi negativi record rispetto al resto d’Italia, l’utilizzo dei fondi europei è ridotto al minimo.
Il verbale relativo all’ultima riunione del Tavolo ex Massicci, avvenuta il 23 luglio, tratteggia una situazione ancora altamente instabile per la sanità calabrese, soggetta al Piano di rientro dal 2009 e commissariata dal 2010. La strada verso la guarigione, insomma, è ancora lunga.

 

I CONTI I bilanci, malgrado la cura, non sono ancora in ordine. Anzi. La Regione, a consuntivo 2014 – certifica l’organo interministeriale ora diretto da Angela Adduce – «presenta un disavanzo di 65,665 milioni di euro». Però, «dopo il conferimento delle coperture derivanti dal gettito delle aliquote fiscali massimizzate relative all’anno d’imposta 2015, come rideterminate a seguito di quanto previsto dalla legge di stabilità 2015 con riferimento agli sgravi Irap», pari a 87,980 milioni, «il risultato di gestione a consuntivo 2014 evidenzia un avanzo di 22,315 milioni.
Tavolo e Comitato, in ogni caso, si riservano «di procedere alla valutazione definitiva del risultato di gestione relativo all’anno 2014, a seguito della definizione della questione relativa al concorso alla compensazione del minor gettito Irap».
Quanto alla situazione debitoria degli anni precedenti, l’ex Massicci prende atto delle disposizioni della struttura commissariale che, con il decreto 29, ha certificato la totale copertura del disavanzo al 31 dicembre 2011 nonché «della maggiore disponibilità- avanzo, derivante dalle coperture fiscali 2013, a valere sulle entrate relative all’anno di imposta 2014 e pari a 40,308 milioni». Il commissario Scura e il “sub” Andrea Urbani hanno inoltre disposto di trasmettere il provvedimento al dipartimento Bilancio e Patrimonio affinché la somma di 40,308 milioni «possa rientrare nella disponibilità del bilancio regionale».
In merito all’andamento dei conti per il 2015, invece, l’interministeriale si riserva «di effettuare una nuova valutazione nel corso della prossima riunione, in considerazione del nuovo livello di finanziamento determinato a seguito dell’Intesa Stato-Regioni del 2 luglio 2015 e della rideterminazione del gettito Irap a seguito di quanto previsto in materia di sgravi Irap dalla legge di stabilità per l’anno 2015».

 

IL NERVO SCOPERTO Ancora inadeguati i tempi con cui le Aziende sanitarie provvedono al pagamento dei propri debiti, nonostante abbiano in cassa le relative risorse. Ecco perché il Tavolo richiama la struttura commissariale guidata da Massimo Scura «ad assicurare tutti gli interventi possibili per superare tale situazione».
Manca pure “l’indicatore di tempestività dei pagamenti” calcolato a livello regionale.
Scura e Urbani, davanti ai tecnici del Tavolo hanno confermato che i pagamenti del debito pregresso «non sono ancora conclusi e lo stato di avanzamento determinerà ancora per qualche tempo un peggioramento dei tempi di pagamento».

 

I PROTOCOLLI Manca, ormai da parecchio tempo, lo schema di protocollo d’intesa con le Università. Uno, in particolare, quello tra la Regione e la “Magna Graecia” di Catanzaro. Un’intesa al centro di polemiche per via di un accordo al rialzo di circa 20 milioni a favore dell’ateneo. Già durante la precedente riunione dell’8 aprile, il Tavolo aveva chiesto a Scura e Urbani di poter visionare il documento in questione. Nell’ultimo incontro i commissario hanno assicurato che è già pronta una nuova bozza di protocollo. Che terrebbe conto di tutti i rilievi già espressi dai ministeri e metterebbe l’accento sulla necessità di avviare il processo di integrazione tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini” e il “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Questo documento, però, sottolineano i tecnici dell’ex Massicci, «non risulta essere stato allegato».

 

ANTICIPAZIONI Tavolo e Comitato, oltre a chiedere «chiarimenti» in merito al mancato avanzamento dei pagamenti da parte degli ospedali di Cosenza e Catanzaro, osservano anche che «l’utilizzo delle risorse per anticipazione di liquidità da parte delle aziende è inferiore al 50%». Rilevano, nello specifico, i mancati utilizzi dell’Asp di Vibo e quello al 12% dell’Asp di Reggio, «che ha ancora a disposizione circa 60 milioni di euro per effettuare i pagamenti».
L’organo interministeriale osserva pure che l’utilizzo delle premialità del 2007 e antecedenti è superiore del 93% per tutte le aziende, tranne che per le Asp di Cosenza e di Reggio. Quest’ultima, rispetto alla riunione dell’8 aprile, «ha effettuato pagamenti per soli 0,64 milioni», utilizzando solo il 17% delle risorse disponibili. Malgrado abbia ancora in dotazione più di 47 milioni di euro.

 

FONDI BRUCIATI De profundis anche per l’utilizzo dei fondi Fas, fermo al 40%. Maglia nera, una volta di più, l’Asp dello Stretto, ferma all’8% e con più di 109 milioni a disposizione. «Tavolo e Comitato rilevano ancora una volta il ritardo con cui le aziende del SSR della Regione Calabria provvedono al pagamento dei propri debiti, pur in presenza delle relative risorse».

 

BLOCCO TURNOVER C’è poi la questione che riguarda i 107 posti sbloccati dalla giunta regionale (per un costo superiore ai 5 milioni di euro, e in seguito ratificati da Scura e Urbani con il decreto 17. Tavolo e Comitato prendono tempo prima di formulare un parere. Ma, nel frattempo, sottolineano che prima dell’attivazione delle procedure di reclutamento ordinario «è necessario l’esperimento della mobilità». In più, richiamano alla possibilità di prevedere la stipula di accordi, preferibilmente a livello regionale, per l’indizione di concorsi unici riferiti ai singoli profili.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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