CATANZARO Dopo l’ondata di grande caldo, che ha colpito anche la Calabria e che, in luglio, ha fatto raggiungere le temperature record (+4 gradi) del più recente secolo, la Coldiretti e l’Urbi Calabria hanno tracciato un primo bilancio della fornitura di acqua per l’irrigazione da parte di tutti i Consorzi di Bonifica Calabresi. «Il deficit idrico non c’è stato», ha commentato con soddisfazione Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria. «Con diligenza e accortezza, lavorando 24 ore al giorno – ha aggiunto – i Consorzi, hanno garantito agli agricoltori, ma anche a strutture turistiche, una più che sufficiente fornitura d’acqua, ed ad oggi non si registrano aree di crisi. Con una programmazione preventiva, frutto non del caso ma di investimenti, formazione e innovazione, fino ad ora non vi è stata una sola giornata senza acqua. È proprio in questi frangenti che emerge il ruolo fondamentale dell’irrigazione per la sopravvivenza delle colture in campo». Insomma, è scritto in un comunicato, «la governance dei Consorzi di Bonifica ci sa fare eccome. L’agricoltura del made in Calabria agroalimentare è irrigua e sempre più vede, nei Consorzi, i soggetti che, attraverso la gestione collettiva dell’acqua irrigua, assumono rilevanza decisiva per dare competitività alle produzioni agricole, reddito alle imprese, qualità ai consumatori». «Il bilancio che tracciamo è positivo – ha sostenuto Molinaro – ma questo non ci deve far cullare sugli allori, infatti formuliamo un forte auspicio, affinché la Regione, per le proprie competenze ed il Mipaaf per i pochi ulteriori dettagli tecnici, si attivino allo scopo di sbloccare al più presto le risorse di 300 milioni di euro del Piano irriguo nazionale e poi i Fondi comunitari regionali 2014-2020, per la gestione delle risorse idriche. Questi, sono punti di ripartenza importanti. Gli invasi sono fondamentali e bisogna realizzarne altri per tesaurizzare l’acqua nei momenti di abbondanza e rilasciarla quando invece scarseggia. In un tale scenario l’agricoltura calabrese ha numeri e qualità per eccellere. Sarebbe una ottima risposta ai problemi posti impietosamente dallo Svimez. L’agricoltura, in particolare quella irrigua, puo’ essere una soluzione originale e distintiva per competere sui mercati, per il reddito delle imprese del settore e per l’occupazione. In un tale contesto i Consorzi di bonifica, nella gestione collettiva ed economicamente efficiente della risorsa idrica, sono decisivi per contribuire a dare quella spinta di cui vi è tanto bisogno». «I Consorzi – ha concluso Molinaro – sono pronti a dare, per le competenze affidate, il proprio contributo, e hanno voglia di continuare a scrivere un’altra storia per la nostra bellissima regione perché, in questi ultimi cinque anni, tanto è stato fatto e tanto ancora c’è voglia di fare e questo a tutto tondo: bonifica, irrigazione, difesa idrogeologica del suolo, ingegneria naturalistica, forestazione».
x
x