FIRENZE La Regione Toscana corre in soccorso della Calabria accettando di smaltire, per il periodo estivo, una quantità che va dalle 600 alle 800 tonnellate al giorno di rifiuti prodotti nella nostra regione. La giunta guidata da Enrico Rossi ha approvato, con delibera dello scorso 4 agosto, lo schema di accordo stipulato con la Regione Calabria in seguito alle richieste – inviate dalla giunta Oliverio l’8 e il 12 giugno scorsi – che paventavano il conferimento negli impianti toscani sia dei rifiuti urbani “tal quali” sia degli scarti provenienti dalle lavorazioni del trattamento. Si tratta, spiega una nota dell’Ufficio stampa della Regione Toscana, di una prassi già adottata in passato alla luce di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in caso in cui altre regioni, come la Calabria, in determinati periodi siano in crisi nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti.
Ciò, infatti, è già avvenuto sia per la Campania che per la Liguria. Il trasferimento dei rifiuti calabresi agli impianti della Regione Toscana avverrà fino al 30 settembre 2015 e il conferimento dovrà essere effettuato rispettando, oltre che ovviamente la normativa nazionale e comunitaria, anche le condizioni autorizzative previste per i singoli impianti. Le quantità di rifiuti da conferire in ogni impianto, così come i costi dei conferimenti, ovviamente a carico dell’amministrazione regionale calabrese, saranno definiti «in accordi specifici tra i gestori degli impianti e la Regione Calabria, previo parere delle Ato interessate». Sui rifiuti conferiti saranno effettuati controlli anche da parte delle Province avvalendosi dell’Arpat, l’agenzia toscana per la protezione dell’ambiente.
FDI E LEGA SUL PIEDE DI GUERRA La notizia del conferimento in Toscana dei rifiuti calabresi ha subito sollevato dure critiche da parte delle forze politiche che sono all’opposizione della giunta Rossi. «La Regione Toscana, attraverso una gestione scellerata dei rifiuti lucra sulla salute dei toscani. È una vera vergogna smaltire fra le 600 e le 800 tonnellate al giorno di scarti provenienti dalla Calabria, oltre ai rifiuti solidi urbani, nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Pisa e Livorno. I cittadini non accetteranno di respirare i veleni prodotti dalle mafie: noi ci batteremo al loro fianco». Così il capogruppo di FdI nel consiglio regionale toscano Giovanni Donzelli, che aggiunge: «Ecco il frutto di una politica senza una visione mentre ai toscani si chiedono sforzi per la raccolta differenziata, che però non vengono accompagnati da azioni efficaci da parte delle amministrazioni, la Regione accoglie i rifiuti dal meridione d’Italia e da una gestione che tutti sappiamo essere fortemente condizionata dalle mafie». Secondo l’esponente di FdI «così Enrico Rossi e il Pd giustificano la realizzazioni di nuovi impianti di incenerimento i quali danni per la salute ricadono sui cittadini toscani. Tutto questo senza una minima visione della risoluzione dei problemi, vista la schizofrenia con la quale la Regione ha gestito il problema e la realizzazione degli impianti. La giunta blocchi immediatamente questo scellerato accordo – conclude Donzelli – noi faremo le barricate insieme ai cittadini che non accetteranno di respirare i veleni altrui».
Sulla stessa linea anche la Lega Nord di Siena. «Il presidente Rossi ed il governo Renzi – si legge in una nota del Carroccio toscano – hanno deciso di spedire in provincia di Siena tonnellate di rifiuti della Calabria per risolvere la cronica incapacità di politici che hanno rovinato i loro territori riducendoli a discariche a cielo aperto. Il governo tenta di cancellare le vergogne presenti in Calabria dove negli anni non si sono costruiti impianti di smaltimento, le discariche sono stracolme e interi quartieri sono invasi di maleodorante e pericolosa spazzatura. È inaccettabile che le terre di Siena, che nel corso degli anni hanno costruito un virtuoso sistema di raccolta differenziata, debbano diventare la nuova e legalizzata pattumiera d’Italia».
s. pel.
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