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EMERGENZA MALTEMPO | La notte di chi ha perso tutto

ROSSANO Dopo il nubifragio dell’alba di mercoledì, Rossano si è svegliata stamani con il sole e un cielo sereno. Per tutta la notte sono andate avanti le operazioni di sistemazione dell’argine del …

Pubblicato il: 13/08/2015 – 7:01
EMERGENZA MALTEMPO | La notte di chi ha perso tutto

ROSSANO Dopo il nubifragio dell’alba di mercoledì, Rossano si è svegliata stamani con il sole e un cielo sereno. Per tutta la notte sono andate avanti le operazioni di sistemazione dell’argine del torrente Citrea, esondato ieri, di svuotamento dei locali ancora allagati e di pulizia dal fango delle strade. In mattinata, a Rossano, arriveranno il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ed il capo del dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio per un sopralluogo sulla zona colpita.
Le 500 persone evacuate da case e strutture turistiche hanno trascorso la prima notte nei due centri di accoglienza.
A Rossano una vera e propria catena umana si è stretta attorno ai turisti evacuati che sono stati confortati con generi di prima necessità. Tante le associazioni di volontariato, oltre alla Protezione civile, che hanno lavorato fino a tarda notte per allestire le cucine da campo e i letti. Molti gli agriturismi, le case parrocchiali e le abitazioni private che si sono fatte carico di ospitare le persone più disagiate e deboli, quali i disabili e i bambini per evitare loro un ennesimo disagio nel dormire ammassati. Una lunga catena di solidarietà per aiutare chi ha perso tutto: il camper, l’auto, la tenda dove dormivano, i cellulari, il denaro custodito scrupolosamente nei portafogli, i vestiti e persino gli alimenti. La vacanza si è trasformata in un alloggio di fortuna nel Palazzetto dello sport. Una prospettiva stravolta in un attimo: «Ho perso tutto, soldi, cellulare, camper, automobile, vestiti ma per fortuna ho salvato la mia famiglia – ha detto Corrado, villeggiante del camping Oriental Park – e ora mi appresto a dormire con la mia famiglia nel palazzetto. Era circa mezzanotte tra martedì e mercoledì quando ha iniziato a piovere forte e per paura di rischiare abbiamo allertato i Vigili del fuoco che purtroppo sono intervenuti sostenendo che non c’era da allarmarsi. Convinti di ciò siamo andati a dormire e per fortuna quella maledetta notte ho invitato mia figlia, mio genero e il mio nipotino, di due mesi appena, a dormire nel mio camper e non nel bungalow quando intorno alle 8 del mattino mi sono svegliato e ho tentato di aprire la porta che era bloccata dall’acqua. È stato questo il momento in cui sono stato assalito dal panico più totale ma allo stesso tempo ho avuto la forza di svegliare tutti e prendere il canotto che avevo per fortuna vicino al camper e iniziare a trasbordare tutti. A piedi ormai nudi ho attraversato il camping per far salire tutta la mia famiglia sul canotto e metterli al sicuro».
«Non ho idea di quanti viaggi avanti e indietro ho fatto – ha aggiunto – ma ora siamo tutti qui insieme. Questa catastrofe si poteva evitare. Lo dico con certezza perché se solo a mezzanotte i Vigili del fuoco ci avessero fatto evacuare avremmo evitato il disastro. Se solo lo avessi saputo avrei lasciato il campeggio e non avrei perso il camper e l’auto. Sono nove anni che vengo a Rossano e lascio qui il mio camper ma quanto accaduto ieri non l’avevo mai visto. Non ho più nulla, neppure i soldi per rientrare a casa e non so che cosa faremo io e la mia famiglia nei prossimi giorni. Ho solo una certezza, le responsabilità dipendono sempre dall’uomo».

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