COSENZA Va bene la giunta esterna, ma c’è un limite a tutto. Sembra questa l’estrema sintesi della nota con la quale Giuseppe Mazzuca, consigliere comunale del Pse a Cosenza e braccio destro dell’ex assessore regionale Carlo Guccione, segnala quella che considera un’anomalia politica: «Il nuovo assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, ha nominato il primo agosto scorso responsabile di struttura l’ingegner Alessandro Astorino, presidente di un Club di Forza Italia. Non proprio il migliore biglietto da visita per la nuova giunta di Mario Oliverio che si presenta ai suoi elettori e al popolo calabrese con una dimostrazione disinvolta e inquietante di trasversalismo e trasformismo che oltre a rendere evidente il contrasto tra ciò che si dice e ciò che effettivamente si fa, espone il governo regionale a rischi di pericolosi inquinamenti e condizionamenti». Un “ultrà” di Berlusconi nella squadra di uno degli assessori nominati dal governatore del Pd. Più che strano, per Mazzuca (che era responsabile di struttura di Guccione da assessore e lo è anche ora che è un semplice consigliere): «Se questo è il rinnovamento a cui pensa il presidente Oliverio, non c’è da stare allegri e i calabresi fanno bene a preoccuparsi per il futuro di una regione che ha una serie impressionante di problematiche e di criticità irrisolte che andrebbero affrontare con coerenza, serietà e rispetto degli impegni presi con gli elettori al momento del voto. Dalle prime mosse della nuova giunta sembra invece di assistere a un film già visto con i governi del centrodestra e di Scopelliti. Il trasversalismo e gli accordi sotto banco tra maggioranza ed esponenti dell’opposizione non avevano mai avevamo toccato punte così inquietanti e grottesche». Per Mazzuca «Oliverio non può continuare a tacere, poiché tali vicende interessano un assessore nominato da lui personalmente e di cui, quindi, non può non prendersi la responsabilità politica. Se ciò non avverrà dovremo ammettere di essere di fronte ad una Amministrazione pronta ad ogni compromesso per salvaguardare se stessa e i suoi personalissimi interessi».
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