ROSSANO La Procura di Castrovillari, competente sul territorio di Corigliano e Rossano, ha aperto un fascicolo d’indagine sui danni provocati dal nubifragio che ha colpito il litorale ionico mercoledì mattina. L’intento della Procura è accertare se vi possano essere responsabilità su quanto accaduto. Secondo quanto si è appreso, i magistrati si sarebbero già rivolti ad un esperto per avere una relazione sullo stato dei luoghi in cui si è verificata l’esondazione del torrente Citreo.
Intanto sono state tutte recuperate le auto danneggiate e distrutte nel corso del nubifragio. I proprietari dovranno adesso presentare una dichiarazione di danneggiamento alle forze dell’ordine. Il recupero ed il ritiro delle autovetture e dei mezzi, così come stabilito dall’unità di crisi, è completamente gratuito. E va avanti anche il lavoro di sorveglianza e vigilanza di tutte le forze dell’ordine sul territorio comunale. Il Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza è operativo con quattro pattuglie e una formazione del Soccorso alpino, in servizio h24, in località Sant’Angelo e località Momena, con funzioni di controllo del territorio e aiuto alle popolazioni. Con loro sono operativi anche gli agenti della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato e i militari dell’Arma dei Carabinieri.
CALA IL NUMERO DEGLI SFOLLATI Sono drasticamente calati gli evacuati per il nubifragio di Rossano. Un centinaio di persone ha trascorso la notte nei centri di accoglienza rispetto ai 500 della prima notte. Alcuni sono riusciti a tornare nelle proprie abitazioni, mentre altri hanno trovato ospitalità da amici o parenti. Stamani, intanto, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ha effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite per verificare come procedono i lavori e stabilire ulteriori interventi. Intanto, ottanta turisti napoletani che nel nubifragio hanno perso praticamente tutto quello che avevano portato con sè, a cominciare dalle auto, sono rientrati a casa a bordo di due pullman. Il primo, con una trentina di persone, è stato messo a disposizione dalla Curia di Rossano-Cariati, mentre l’altro dal Comune di Rossano. Nel frattempo alcuni lidi hanno riaperto i battenti e la gente comincia a tornare in spiaggia nelle zone non colpite dal nubifragio.
ANCORA ISOLATE ALCUNE CONTRADE Cento tra militari dell’Esercito, genio civile e volontari sono impegnati al momento nelle opere di pulizia e ripristino delle zone colpite dal nubifragio a Rossano. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato continuano a presidiare le aree a monte del centro storico, nella Sila Greca, dove si registrano ancora delle criticità. Al momento, infatti, rimangono isolate alcune contrade: Acqua del Fico, dove sono isolate due famiglie, ma non in pericolo, via Canada in contrada Momena e Zagaria sul fronte montano. A fare il punto della situazione è il Comune. Criticità sono segnalate anche sulla viabilità minore: chiusa la strada Provinciale Celadi e la strada comunale di contrada Gutterie, entrambi per frane. Smottamenti nelle contrade Zolfara e Piragineti, in via Miglianova. L’Enel, intanto, ha comunicato di aver risolto tutte le criticità e che l’energia elettrica è garantita in tutte le utenze del Comune di Rossano. Rimangono attive, per tutte le emergenze, le linee telefoniche 0983.516141 (Protezione Civile) e 0983.529560 (Vigili Urbani).
UN CONTO CORRENTE PER LA RACCOLTA FONDI Il Comune di Rossano ha attivato un conto corrente postale ed uno bancario per la raccolta fondi da destinare al supporto delle attività emergenziali. Il conto corrente (Iban IT71N0538780921000000993343) della Banca Popolare del’Emilia Romagna ed il conto corrente postale (n. 12606893) sono intestati al Comune di Rossano. Una campagna per la raccolta fondi, “Una mano a Rossano”, è stata attivata anche dal settimanale “L’Eco dello Jonio” che da destinare alle esigenze della Caritas per l’operatività nell’emergenza alluvione con Iban IT70L0538780921000002351702 della Banca Popolare del’Emilia Romagna.
AIUTI DALLA CEI La Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato «un significativo contributo economico», attingendo ai fondi 8 per mille, per aiutare le popolazioni colpite dal nubifragio. «Nell’attesa di una valutazione della situazione e nella speranza che non si aggravi il bilancio dei danni – questo l’appello dell’Arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano – si invitano i credenti tutti e gli uomini di buona volontà a non far mancare ogni vicinanza a quanti sono nel bisogno». Una prima risposta non si è fatta attendere: «Se un fiume di acqua proveniente dalla montagna ha travolto le strade della città di Rossano, insieme ad auto e abitazioni – riconosce l’Arcivescovo – un altrettanto fiume fatto di persone, di volontari, di forze dell’ordine e di uomini e donne di buona volontà si è ritrovato per le strade di Rossano a soccorrere i malcapitati. In soccorso di chi con l’inondazione si è visto strappare tutto – fa sapere la Conferenza dei vescovi – la Presidenza della Cei ha stanziato un significativo contributo economico, attingendo ai fondi 8 per mille che i contribuenti con la loro firma hanno destinato alla Chiesa cattolica».
LA REGIONE AL FIANCO DELLE IMPRESE AGRICOLE «Il dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria, sotto la personale e attenta guida del presidente Mario Oliverio, ha già messo in atto tutti gli interventi necessari per supportare concretamente le imprese agricole dei comuni di Rossano e Corigliano e dell’area ionica cosentina, colpite duramente dal violento nubifragio dei giorni scorsi». È quanto si afferma in un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale. «Allo scopo di accelerare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, infatti – prosegue la nota – il Dipartimento Agricoltura ha dato mandato agli uffici competenti della zona di raccogliere le istanze degli agricoltori e degli imprenditori, per poi predisporre a stretto giro i sopralluoghi, necessari a quantificare i danni subiti». «Il miglior modo per essere solidali in questo momento – ha dichiarato il consigliere regionale Mauro D’Acri – è quello di produrre atti concreti. Il Dipartimento Agricoltura lavorerà alacremente per dare risposte alle tante aziende che devono poter tornare in tempi brevi alla normalità, considerato che la zona in questione è tra le più importanti per l’agricoltura calabrese».
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