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Castorina: «Nel Pd dialogo a fasi alterne»

LAMEZIA TERME Il sasso lanciato nello stagno da Gigi Meduri ha smosso le acque all’interno del Pd calabrese. Cosa chiede, in sostanza, l’ex sottosegretario del governo Prodi? Un maggiore attivismo …

Pubblicato il: 18/08/2015 – 8:13
Castorina: «Nel Pd dialogo a fasi alterne»

LAMEZIA TERME Il sasso lanciato nello stagno da Gigi Meduri ha smosso le acque all’interno del Pd calabrese. Cosa chiede, in sostanza, l’ex sottosegretario del governo Prodi? Un maggiore attivismo del partito, un supporto più concreto «all’azione riformatrice» portata avanti dalla giunta Oliverio. Oltre a questo Meduri invoca anche un cambio di passo nel reclutamento di una nuova classe dirigente, capace di «evitare tracolli come quelli registrati a Vibo e Lamezia alle ultime amministrative». Insomma, un ricambio ai vertici di alcune federazioni provinciali dove permangono «segretari che, a norma di Statuto interno, non potrebbero occupare quella postazione». 

La svolta invocata da Meduri è condivisa, seppur per opposti motivi, da Nino Castorina, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Reggio Calabria, poco convinto dell’approccio usato dall’ex sottosegretario: «Rafforzare l’azione del Pd in Calabria vuole dire rafforzare l’azione del governo regionale, darne prospettiva e un orizzonte certo rispetto al programma elettorale e alle aspettative e alle ambizioni che il Pd di Matteo Renzi ha riposto sul Sud del nostro Paese». Castorina riconosce il «prezioso lavoro di ricomposizione portato avanti da Marco Minniti» ma allo stesso tempo converge con Meduri rispetto «all’esigenza di discutere di più al nostro interno e non solo quando c’è da decidere gli assetti istituzionali». «I nostri confronti – aggiunge – non si possono ridurre all’arco temporale che intercorre tra la nomina della giunta regionale e la nomina del presidente del Consiglio. Al contrario vanno affrontate giorno per giorno, sui temi e sui contenuti da trasformare in proposta di cambiamento, in supporto a chi ogni giorno è nel territorio per risolvere i problemi della gente. La funzione del Pd deve essere proprio questa: quella di un partito che parli alla Calabria e che dimostri unità ed azione condivisa».

Per il capogruppo dem, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, «è l’unico esempio di rinnovamento autentico nel Mezzogiorno di questo Paese, un potenziale incommensurabile da utilizzare come l’immagine positiva di  riscatto della nostra terra, come speranza della regione tutta: vincere la sfida di governo a Reggio equivale a vincerla nell’intera Calabria». Castorina non crede che un ostacolo al cambiamento sia rappresentato dal segretario regionale Magorno: «Mi consentirà Meduri che l’imbarazzo non deriva dal fatto che chi fa il deputato è anche segretario regionale ma che una parte della nostra deputazione , che nulla ha mai avuto a che fare con la nostra terra, se non marginalmente e con risultati disastrosi, ha nei fatti utilizzato i nostri circoli, i nostri iscritti e la nostra fiducia per avere un posto al sole in Parlamento».

In buona sostanza, ci sono i vari Bindi e D’Attorre nel mirino: «Proveremo a far sì che il rinnovamento non rimanga solo uno slogan ma che si trasformi in realtà nei territori, faremo si che la questione meridionale diventi centrale nell’azione di governo ridando alla nostra regione Calabria il ruolo che merita».

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