CATANZARO «Sono stato informato, in mia assenza, di alcune prese di posizione assunte sulla stampa in merito all’inchiesta giudiziaria sulla Sacal ed è per tale motivo, premessa la mia personale e totale fiducia nell’operato della magistratura, che ritengo opportuno fare alcune precisazioni». Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Paolo Abramo. «Nella piena consapevolezza – aggiunge – che trattasi di indagine e di atti a tutela e garanzia dei soggetti coinvolti, sono stato contattato telefonicamente, nell’immediatezza, nella mia qualità di presidente della Camera di commercio di Catanzaro, dal consigliere Floriano Noto, il quale mi ha reso edotto della questione e mi ha successivamente espresso la sua volontà di rimettere nelle mie mani il mandato di consigliere della Sacal conferitogli per designazione da parte della giunta della Camera di commercio».
«La mia risposta è stata, e non poteva che essere – dice ancora Paolo Abramo – “non se ne parla nemmeno”. Una risposta, questa, da interpretare come atto di assoluto rispetto delle regole, visto e considerato che gli atti di cui si fa menzione altro non sono che procedure a garanzia della trasparenza e della legalità e quindi, non di certo, atti di acclarate responsabilità. Ed ancora, ho desiderio di esprimere la mia più totale e personale fiducia nell’operato di un collega che non ha certamente necessità di difese d’ufficio, vista la sua storia personale, imprenditoriale e umana».
«Auspico che, come sempre – conclude Abramo – tutti i soggetti istituzionali che, a vario titolo, sono interessati alla vicenda, assumano responsabilmente atteggiamenti di equilibrio e di moderatezza consoni al ruolo che essi rivestono e che sono indispensabili in situazioni di tale genere».
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