Riceviamo e pubblichiamo:
In relazione all’articolo “Calabria Etica, Gli “amici” di Ruberto e le elezioni in arrivo”, pubblicato in data odierna, 19 agosto, sul giornale online Corriere della Calabria, si fa richiesta di rettifica.
Nello specifico, il sottoscritto, viene accostato erroneamente quale collaboratore in uno dei quattro progetti:”Responsabilità sociale delle imprese in Calabria”, “Potenziamento servizio di accompagnamento aree interne”, “Sostegno delle politiche integrate a favore della famiglia” e “Piano di comunicazione istituzionale”, e quindi facente parte dei 251 collaboratori “assunti”.
Il sottoscritto, precisa di collaborare (con contratto a progetto) con Calabria Etica fin dal maggio del 2011 ma di non far parte dei progetti sopra citati. Né tanto meno di figurare tra i 251 collaboratori di cui sopra. Bensì è responsabile del settore comunicazione del Progetto “Misure di contrasto al fenomeno della segregazione sociale in area urbana” avviato nell’aprile del 2014 e non nel periodo elettorale preso in esame. Il sottoscritto precisa altresì che nelle precedenti annualità, ovvero dal 2011 alla data di inizio del “Progetto Segregazione”, ha sempre ricoperto il ruolo di addetto stampa all’interno di Calabria Etica, iscrivendosi alle apposite shortlist della Fondazione e selezionato per le competenze richieste, essendo giornalista professionista. L’accostamento fazioso e pretestuoso agli “amici” di Ruberto, fino a spingere la giornalista a scrivere “persone della sua stessa parte politica che aiutano a ricostruire il contesto nel quale si operavano le scelte della fondazione in house”, appare del tutto arbitrario e completamente infondato, giacché sin dal 2011 ho collaborato con Calabria Etica e con i vertici della Fondazione, solo ed esclusivamente sulla base del rapporto professionale instaurato e legato allo svolgimento dei progetti, così come accade in tanti Enti calabresi e non solo.
Antonio Cannone
Prendiamo atto della replica. L'”accostamento fazioso e pretestuoso”, però, non è frutto della nostra interpretazione dei fatti. E’ la richiesta di misure cautelari firmata dai pm della Procura di Catanzaro a individuare Antonio Cannone come “persona vicina” all’ex presidente della Fondazione “Calabria Etica” Pasqualino Ruberto, assunta in uno dei progetti oggetto dell’inchiesta. (aletru)
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