CROTONE È stato fermato dalla polizia di Stato in Svizzera il nigeriano Clement Ebuh, di 22 anni, ritenuto l’autore dell’omicidio di Pietro Scida, il 49enne ucciso a coltellate nei giorni scorsi a Crotone. Ebuh è stato identificato attraverso alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza. Nel corso delle indagini è emerso che a giugno scorso la vittima aveva avuto un litigio con il nigeriano il quale aveva cercato insistentemente di entrare in casa di Scida, con il quale aveva una frequentazione.
Pietro Scida è stato ucciso con due coltellate al collo. Per l’omicidio è stato usato un coltello da cucina con manico nero e lama di circa 15 cm, che è stato lasciato infilato nella gola della vittima. Dopo l’omicidio la parte superiore del corpo, che giaceva su una copiosa quantita’ di sangue, è stata coperta da più asciugamani e da una tovaglia da tavola. Clement Ebuh è stato ripreso mentre cercava di disfarsi di una busta di plastica in un cassonetto dell’immondizia. Seguendo i filmati delle telecamere gli agenti della squadra mobile di Crotone sono riusciti ad acquisire i dettagli anatomici, nonché individuare con certezza gli indumenti indossati dall’extracomunitario che riusciva a far perdere le sue tracce. Durante le indagini i poliziotti hanno seguito il nigeriano anche attraverso le tracce telefoniche. Nelle scorse ore il telefono di Ebuh è stato rintracciato proprio al confine con la Svizzera. I poliziotti hanno presentato in Procura un’informativa e il pubblico ministero di turno ha emesso un provvedimento di fermo. Sono stati poi avviati accertamenti con il Servizio centrale operativo, il Servizio di Polizia scientifica e la Divisione Sirene del servizio per cooperazione internazionale della polizia di Roma, finalizzati a rintracciare il nigeriano, oltre che con la squadra mobile della Questura di Como, la quale riusciva a verificare che, effettivamente, il ricercato aveva chiesto asilo presso una struttura di Chiasso. Le ricerche si sono poi concluse con il fermo di Clemente Ebuh.
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