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Cosenza sulle rotte internazionali della coca

COSENZA C’è un collegamento nel mercato della droga tra Cosenza e La Colombia. Lo hanno confermato gli inquirenti nel corso della conferenza stampa dell’operazione condotta dalla squadra mobile di …

Pubblicato il: 21/08/2015 – 10:02
Cosenza sulle rotte internazionali della coca

COSENZA C’è un collegamento nel mercato della droga tra Cosenza e La Colombia. Lo hanno confermato gli inquirenti nel corso della conferenza stampa dell’operazione condotta dalla squadra mobile di Cosenza che ha portato all’arresto di Antonio Segreti, 34enne di Mendicino, per spaccio di droga. Nell’ambito dell’attività di indagine sono stati sequestrati circa seicento grammi di cocaina purissima proveniente dalla Colombia. Un pacco che da Londra è arrivato nel Cosentino. Le indagini, che sono state coordinate dalla Procura di Cosenza in collaborazione con autorità internazionali, sono iniziate lo scorso 5 agosto.

 

segreti

(Antonio Segreti, il 34 enne di Mendicino arrestato dalla squadra mobile)

 

«Un’operazione sotto copertura – ha spiegato il procuratore aggiunto Marisa Manzini, che ha evidenziato il lavoro intenso della squadra mobile di Cosenza e del sostituto procuratore Giuseppe Visconti – nella quale c’è stata piena collaborazione con le autorità britanniche che ci hanno segnalato la presenza di un pacco di sostanza stupefacente indirizzata a un cosentino. La droga, che si trovava a Londra, doveva varcare i confini per giungere a Cosenza. Abbiamo dovuto individuare il soggetto destinatario del pacco ed è stata nostra premura evitare che quella cocaina fosse immessa nel mercato. Il mittente è colombiano ed è confermato il collegamento tra la Calabria e la Colombia. In quasi quindici giorni è stato fatto un lavoro importante di coordinamento». Segreti è un pregiudicato con precedenti per droga e resistenza a pubblico ufficiale.

 

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(Parte della cocaina sequestrata a Cosenza)

«La cocaina – ha detto il capo della Mobile Giuseppe Zanfini – era occultata all’interno di una sedia. L’attività di indagine ha consentito di organizzare la consegna controllata della droga. Abbiamo nominato due poliziotti della sezione Narcotici che hanno lavorato senza destare sospetti prendendo in consegna il pacco che ieri hanno consegnato sotto copertura a Mendicino a casa di Antonio Segreti. Ciò è stato fatto dopo aver avuto la certezza che Segreti fosse a casa. Lì sono andati due poliziotti con la divisa della società che doveva fare la consegna del pacco. A quel punto, Segreti ha accettato la consegna del pacco e lì sono intervenuti i poliziotti. Nel pacco c’erano una poltroncina in cui era nascosta la cocaina, un poncho messicano, cartoline. La droga era stata infilata in tutta la struttura metallica della sedia e, dopo l’autorizzazione della Procura di Cosenza per aprire il pacco, è stato necessario chiamare i vigili del fuoco per tirare fuori lo stupefacente. Si tratta di circa seicento grammi di cocaina purissima, cioè almeno due chili e mezzo al dettaglio che avrebbero fruttato circa 300mila euro. A casa di Segreti abbiamo trovato bilancino di precisione e due coltelli di serramanico sporchi di polvere bianca che riteniamo fosse cocaina, che ora saranno analizzato».
Il commissario capo Francesco Falcone ha sottolineato «il lavoro di coordinamento con le autorità internazionali che ha permesso di attuare la consegna controllata della cocaina».

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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