REGGIO CALABRIA «In Calabria, ormai da molti anni, quando muoiono i boss di ‘ndrangheta, stiamo attenti perché sappiamo che anche i funerali di queste persone possono trasformarsi in una forma di esternazione del potere». Lo ha detto il procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, intervenendo sulle polemiche seguite allo sfarzoso funerale, a Roma, di Vittorio Casamonica, presunto boss dell’omonimo clan. «Per questo con il questore – ha aggiunto Gratteri – concordiamo sull’opportunità di vietare funerali pubblici per motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Le esequie, così, vengono celebrate alle sei del mattino, in forma privata e senza corteo».
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