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I 150 papabili manager della sanità

COSENZA Alcuni sono vecchie conoscenze. Passano e (a volte) ritornano nelle stanze dei bottoni delle Aziende sanitarie calabresi. Non tutti hanno lasciato un buon ricordo: qualcuno è salito agli on…

Pubblicato il: 22/08/2015 – 16:31
I 150 papabili manager della sanità

COSENZA Alcuni sono vecchie conoscenze. Passano e (a volte) ritornano nelle stanze dei bottoni delle Aziende sanitarie calabresi. Non tutti hanno lasciato un buon ricordo: qualcuno è salito agli onori delle cronache giornalistiche o, peggio, di quelle giudiziarie. Ma l’elenco pubblicato dalla Regione fissa una volta per tutte un dato: tra coloro i quali hanno proposto domanda per essere inseriti nell’elenco degli idonei alla nomina a direttore generale della Aziende del sistema sanitario regionale, in 150 hanno tutti i requisiti a posto. Ed è a questa lista che si farà riferimento «per tutte le esigenze di nomina che dovessero verificarsi in data successiva alla sua approvazione».

 

I COMMISSARI ASSENTI Partiamo da alcuni assenti. Non sono nell’elenco degli idonei tre dei commissari scelti dalla giunta Oliverio per guidare le Asp di Reggio Calabria e Crotone e l’Azienda ospedaliera di Cosenza. Si tratta di Santo Gioffrè, Sergio Arena e William Auteri. Non è detto che i tre manager non abbiano i requisiti per guidare le Aziende: potrebbero anche non aver avanzato domanda per essere inclusi nella lista. L’unica cosa certa è che, una volta concluso il periodo di commissariamento, non potranno essere rinominati.
Potrebbe toccare, invece, a uno dei 150 manager selezionati da Regione e Agenas. Molti sono tecnici “puri”, altri sono professionisti prestati alla politica. Altri ancora alla politica sono da sempre vicinissimi.

 

RITORNI E NEW ENTRY Molti sono gli ex: c’è Antonio Belcastro, già manager dell’Azienda ospedaliera di Cosenza e poi della Fondazione Campanella. È quello del servizio cult di Report in cui disquisiva, complice il montaggio spietato delle immagini, degli esperimenti sui topolini. C’è Florindo Antoniozzi, ex dg della “Mater Domini” nell’era Scopelliti. C’è una dirigente come Mariagrazia Blefari, che, ai tempi in cui guidava la Stazione unica appaltante della Provincia di Reggio Calabria, ha scoperchiato le gare d’appalto falsate nel settore della gestione delle acque. Coinvolto, invece, nell’inchiesta “Bis in idem” della Procura di Vibo, un altro dei papabili: Bruno Calvetta, ex manager del dipartimento Lavoro della Regione, aveva lavorato come dirigente anche alla Provincia di Vibo, dove, secondo i magistrati, si sarebbe verificata una maxi truffa sui fondi pubblici. Dal settore del trasporto pubblico arriva, invece, il commercialista cosentino Francesco Cribari, che ha guidato l’Atac per parecchi anni, sempre con giunte di centrosinistra. È un ex dg del “Mater Domini” Anna Rosalba Buttiglieri, mentre arriva dal Lazio Vitaliano De Salazar, nominato dal governatore Zingaretti al timone dell’Asl Roma B. Dall’Arpacal, invece, giunge Pietro De Sensi, finito tempo fa nel calderone dell’inchiesta sui concorsi che ha visto rinvii a giudizio eccellenti. Marinella D’Innocenzo sarebbe una scelta d’importazione: nominata direttore generale del dipartimento Salute del Molise, è uscita indenne da un processo per concussione a Torino. Sul suo curriculum, però, resta indelebile (sul piano professionale) la sonora bocciatura rimediata dalla giunta del Lazio per la redazione dell’atto aziendale del Sant’Anna-Regina Margherita.
Potrebbe puntare alla conferma Gianfranco Filippelli, commissario nominato dalla giunta Oliverio alla guida dell’Asp di Cosenza. E, in ordine alfabetico, potrebbero provare a spodestarlo due Filippo, entrambi dirigenti medici ed entrambi con un trascorso politico in provincia di Cosenza. Aristide è il sindaco di San Vincenzo La Costa, Pietro è l’ex presidente del consiglio comunale di Cosenza. Per rimanere in ambito politico, ha avanzato la propria candidatura anche Ferdinando Laghi: medico e ambientalista di Castrovillari che ha tentato in passato la scalata al Comune del Pollino. Curiosità: c’è anche Eugenio Gaudio tra i possibili dg, ma non si tratta del rettore cosentino (è originario di Mendicino) della Sapienza. È un caso di omonimia: il nostro è un dirigente della Provincia, sempre di Cosenza. Sarebbe un ritorno quello di Achille Gentile, tecnico che ha già servito l’Azienda ospedaliera di Cosenza come direttore amministrativo. Anche Cesare Pelaia ha già guidato l’Ao di Cosenza, così come Gianfranco Scarpelli, la cui esperienza (in quota Gentile), decisamente più tormentata, ha avuto una coda giudiziaria ancora in corso per via dei cosiddetti “incarichi d’oro” affidati all’avvocato Nicola Gaetano. Mario Marino, invece, tenta il salto: da dirigente medico e segretario generale della Cisl Medici, a manager. Ed è un salto anche quello di Franco Pichierri: il primo tentativo, dalla politica alla gestione di una società partecipata dalla Regione come il Comac, non è andato benissimo. Per il secondo (potenziale) c’è solo da attendere l’eventuale nomina della giunta. Anche per Patrizia Tortorici sarebbe una prima volta nella sanità. L’aspirante manager, che ha solidi legami con il centrosinistra, ha diretto il primo distretto tecnologico dei Beni culturali.

 

Pablo Petrasso

p.petrasso@corrierecal.it

L’elenco dei 150 potenziali manager

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