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«La delibera dell’Asp Cosenza viola il decreto Scura»

«Nell’augurare un buon lavoro ai nuovi direttori generali, sottopongo alla loro attenzione alcune modifiche al patto firmato con il commissario Scura, che violano di fatto quanto concordato con i s…

Pubblicato il: 02/01/2016 – 13:46
«La delibera dell’Asp Cosenza viola il decreto Scura»

«Nell’augurare un buon lavoro ai nuovi direttori generali, sottopongo alla loro attenzione alcune modifiche al patto firmato con il commissario Scura, che violano di fatto quanto concordato con i sindacati». È quanto afferma in una nota il senatore Giovanni Bilardi (Ncd). «Per esempio – spiega Bilardi – pongo all’attenzione di Scura la delibera 2193 del 2015 dell’Asp di Cosenza che prevede il piano di stabilizzazione per il triennio. Sono spariti i due posti di dirigente sociologo presenti nel decreto di Scura del 6 novembre 2015. Bisogna dire – prosegue il vicecoordinatore regionale vicario di Ncd- che questa categoria indispensabile per la sanità è letteralmente sparita dagli organici delle Asp. Nella stessa delibera ad opera del vecchio commissario straordinario ora sostituito si legge, per esempio, che nell’anno corrente altri tre sociologi saranno messi in quiescenza».
«Si tratta di figure importanti – aggiunge BIlardi – nell’ambito del reinserimento dei minori in difficoltà, dei tossicodipendenti, per la salute mentale. Chiediamo a Scura e Fatarella di far ritirare la delibera 2193 e di porre la questione dei sociologi mancanti. Si tratta di una violazione palese di accordi sindacali, cosi come la successiva delibera 2194/2015, che esclude centinaia di precari dai percorsi di stabilizzazione e li considera in servizio. Se queste persone non hanno i titoli, perché sono state retribuite in tutti questi anni? Il decaduto commissario Filippelli – conclude il senatore di Ncd – ha volutamente alterato quanto stabilito dal decreto del commissario straordinario del 6 novembre e questo deve diventare motivo di revoca delle succitate delibere per il nuovo dg o di intervento dello stesso Scura».

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