CATANZARO L’ultimo decreto è arrivato il 31 dicembre. Con questo atto il commissario al Piano di rientro Massimo Scura cerca di rimettere ordine nel caos dell’assistenza specialistica, settore nel quale un ricorso al Tar presentato dall’Aiop ha bloccato il percorso amministrativo individuato dalla struttura commissariale. Così, proprio sul finire dell’anno, appaiono le «modifiche e integrazioni» al decreto numero 85 del 21 luglio scorso, quello impugnato dai proprietari dei laboratori di analisi.
Nel corso dei mesi, la burocrazia regionale ha continuato a effettuare conti e verifiche, monitorando la produzione di prestazioni risultante a ciascuna Azienda sanitaria alla data del 31 ottobre 2015 «distinta per ciascun erogatore privato accreditato, branca di appartenenza, numero di prestazioni, importo totale, importo netto, ticket corrispondente effettivamente riscosso». Un lavoro proseguito per mesi e andato a compimento proprio in coda al 2015. Il 16 dicembre scorso, infatti, «sono stati definiti per ciascuna Asp lo stato di avanzamento per la sottoscrizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati, l’iter procedurale conclusivo per l’anno 2015 e l’iter procedurale programmatico per l’anno 2016».
Nella stessa riunione, le Aziende sanitarie provinciali hanno avuto le copie dei contratti già sottoscritti «per la quasi totalità degli erogatori delle Asp di Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia». È stata, inoltre, dichiarata la sottoscrizione dei contratti per l’Asp di Cosenza, fatta eccezione per cinque strutture, e sono state «definite le criticità rappresentate in ciascuna Asp per i diversi erogatori». Dopo la riunione, il dipartimento «ha definito i nuovi importi di stima del ticket ricalcolati sulla base delle somme effettivamente riscosse da ciascuna struttura al 31 ottobre 2015 e valorizzate al 31.12.2015». Un conteggio nuovo di zecca, riassunto nel documento che alleghiamo al servizio. L’esito del laborioso procedimento – lo ammette il commissario Massimo Scura nell’atto firmato il 31 dicembre – non ha eliminato tutte le frizioni. Non tutte le strutture hanno firmato, e le singole Asp hanno portato all’attenzione delle strutture che governano la sanità calabrese una serie di «criticità». Anche il “decreto di San Silvestro” potrebbe non risultare decisivo.
Questo il quadro delle cifre: 19,4 milioni di euro andranno alle strutture dell’Asp di Cosenza, 8,5 milioni a Crotone, 4,1 a Catanzaro, 3,6 a Vibo Valentia e ben 31,8 milioni ai laboratori della provincia di Reggio Calabria. Sempre ammesso che si fermino gli scontri davanti al Tar.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it
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