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Cisl: superare il commissariamento della Sorical

CATANZARO «Se volessimo analizzare senza retorica e senza condizionamenti ideologici il modo in cui si sviluppano le vicende in questa Regione non potremmo che concludere che i calabresi continuano…

Pubblicato il: 05/01/2016 – 14:02
Cisl: superare il commissariamento della Sorical

CATANZARO «Se volessimo analizzare senza retorica e senza condizionamenti ideologici il modo in cui si sviluppano le vicende in questa Regione non potremmo che concludere che i calabresi continuano ad avere una patologica predisposizione a collocare la testa sotto la sabbia come gli struzzi». Lo affermano, in una nota congiunta, il segretario generale della Femca-Cisl Pompeo Greco ed il segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti. «La vicenda Sorical – proseguono – può essere considerata un caso emblematico in questo senso. Sarebbe fin troppo scontato arrivare alla conclusioni che la fase di liquidazione poteva e doveva comunque rappresentare una opportunità per riorganizzare l’intero servizio idrico integrato, che coinvolgesse tutto il livello regionale alla luce anche delle tante criticità emerse, e la cui gestione, non poteva e non può che avere carattere industriale così come sosteniamo da tempo, per efficientare il servizio anche attraverso la produzione di utili che consentirebbero l’abbassamento delle tariffe. Si sarebbe potuto e dovuto sfruttare questo tempo per mettere in ordine il rapporto con un socio privato che ha mostrato totale disinteresse per la gestione del servizio e che, tuttavia, continua a mantenerne saldo il comando attraverso la presenza dei propri rappresentanti in ruoli chiave nella società. Nonostante siano trascorsi ormai diversi anni dalla prima presentazione della legge regionale in materia di riforma del Servizio idrico integrato, nonostante sia ormai opinione comune e diffusa che occorre superare le previsioni di quella legge regionale, assistiamo ad una indifferenza della politica che non sappiamo se attribuire a superficialità e/o ad incapacità ad affrontare i problemi del governo del territorio calabrese». «I lavoratori del settore – concludono Greco e Tramonti – non possono più sopportare detta condizione dilatoria ed inconcludente sapendo bene i rischi che le aziende di settore potrebbero correre a breve. Soprattutto alla luce delle indiscrezioni che vorrebbero la società mista riconsegnata di fatto nelle mani dei privati e dei loro delegati secondo il gattopardiano principio del cambiare tutto per non cambiare niente. Riteniamo pertanto indispensabile, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, l’apertura immediata di tavoli tematici dedicati, che definiscano un nuovo percorso per l’immediato superamento dell’attuale gestione commissariale, per poi affrontare le complesse problematiche che le aziende del settore stanno attraversando, e governarne conseguentemente, la difficile fase di transizione verso il nuovo assetto di gestione del servizio idrico integrato in Calabria».

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