CATANZARO «Oliverio “avrà la facoltà di scegliere tranquillamente chi vuole, con buona pace della trasparenza, della professionalità, della meritocrazia, dell’opportunità di offrire a tutti la possibilità di conquistarsi con merito un posto di lavoro lautamente retribuito”, sosteneva pochi giorni fa Carlo Parisi, segretario regionale della Fnsi, in merito alla picaresca vicenda che ha dato modo a tanti di poter censurare il comportamento della giunta regionale. Come non condividere in toto queste parole, forse anche eccessivamente morbide, nei confronti dell’ennesimo episodio di opacità ed attacco alla razionalità della giustizia prodotto da una gestione della cosa pubblica che definir “censurabile” è soltanto un eufemismo”. A dichiararlo è il senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, il quale interviene in merito alla nomina dei componenti dell’ufficio stampa della giunta regionale. «Gli stessi giornalisti calabresi non si sentono in dovere, oltre che in diritto, di protestare energicamente – prosegue il parlamentare grillino – con un sistema politico che disconosce il merito e premia la fedeltà presentandola come esperienza e continuità? Tutto ciò accade mentre – aggiunge Morra – ci sono illegittimità palesi al consiglio regionale già censurati da Mef e Funzione Pubblica e ancora non risolti da Viscomi». Nel suo intervento, il senatore pentastellato chiede al governatore della Calabria Mario Oliverio di assumersi «pienamente la responsabilità di chiarire le modalità di espletamento della procedura, perché, per come riportato da Il Corriere della Calabria, che riporta quanto pubblicato sui siti istituzionali, la magistratura – conclude Morra – forse potrebbe avere qualche domanda da porgli».
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