Indirizzo questa lettera a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dello Sporting Locri e l’immagine della città.
Quando accaduto negli ultimi dieci giorni ha turbato la tranquillità sportiva dello Sporting, quella familiare dei suoi dirigenti e l’animo di tutti noi locresi che, increduli, abbiamo assistito e per certi versi siamo stati trascinati, nel teatrino mediatico che, ancora una volta, ha messo in ginocchio la città, già nota, purtroppo, per episodi e storie non positive.
Pur comprendendo e rispettando le ragioni e preoccupazioni dei dirigenti dello Sporting ho provato tanta rabbia e amarezza nel vedere descrivere sui principali media nazionali la mia città, la nostra città di Locri come quella della ‘ndrangheta, come la città in cui “qualcuno” vuole far chiudere con prepotenza una squadra di calcio.
Quanto verificatosi sin dall’inizio è stato guardato da tutti con sospetto e non può rimanere senza un colpevole; non possiamo non sapere chi ha “stampato” e “distribuito” – con le modalità di depliant pubblicitari – biglietti con ridicole minacce; chi ha “sgonfiato” le gomme della macchina del Presidente della squadra di calcio femminile, impaurendolo a tal punto da voler porre fine all’esperienza dello Sporting, che lo stesso aveva portato avanti con particolare impegno, sacrificio e passione.
In attesa dei risultati delle indagini, che auspichiamo possano giungere presto a conclusione dando un nome ed un volto a chi ha perpetrato questa insulsa iniziativa, ritengo necessario un impegno straordinario da parte di tutti, finalizzato a far continuare a mantenere in vita lo Sporting Locri che rappresenta una delle più belle (e pulite) realtà sorte nella nostra Città, capace di far evocare il nome di Locri per ragioni che (almeno ogni tanto) riempiono di orgoglio e non di dispiacere.
Mi rivolgo, quindi, al mondo delle Istituzioni, per informarle – per correttezza e trasparenza e per il ruolo di “temporaneo collante” che mi è stato richiesto di svolgere – di quali siano le condizioni in cui versa la squadra, che, come ho sempre tenuto a precisare, dovrebbe essere patrimonio della città.
L’entusiasmo della città, oltre al suo concreto supporto, risulta quindi necessario per la stagione in corso.
L’amministrazione comunale – attenta nella gestione della crisi della squadra – rivolge il suo appello al mondo delle istituzioni a essere presente all’incontro di domenica 10 gennaio per mantenere in piedi questa realtà.
Questo è quindi il tentativo, almeno personalmente, che posso provare a fare prima che il progetto Sporting Locri tramonti definitivamente scomparendo dal panorama dello sport italiano.
Ogni supporto, di chiunque abbia a cuore questa squadra, è assolutamente necessario, così come lo sono le idee e le proposte fattive. Rimanere a guardare e lamentarsi non sarà di aiuto allo Sporting Locri, che necessita – per restare in piedi – dell’aiuto di tutti, ora più che mai.
Sta quindi a noi, tutti noi, decidere se continuare o archiviare definitivamente la bella avventura di un gruppo di ragazze che si sono distinte per impegno sportivo su tutto il territorio nazionale.
*sindaco di Locri
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