Che Cosenza non sia un’isola felice è un fatto ormai conclamato da tempo. Ma ciò che sta succedendo negli ultimi mesi, in modo sempre più frequente, desta molta preoccupazione. Rapine in pieno giorno e in pieno centro. In zone affollate. Sta accadendo sia nella città dei Bruzi che nell’hinterland.
Nell’ufficio postale di Rende, in meno di due mesi, si sono verificate due rapine di mattina e quando alla posta c’erano diversi pensionati pronti a riscuotere la pensione. A ridosso di Natale contro le vetrate di una pizzeria di Cosenza, di proprietà dei familiari di un pentito, sono stati esplosi colpi diversi colpi di pistola: non erano neppure le 23 e il locale era ancora aperto. Una pizzeria che si trova in una zona molto frequentata della città.
Tornando a Rende, la vigilia di Capodanno si è verificato un tentativo di rapina in una banca, situata in una piazza centrale in cui ci sono locali frequentati da giovani. E, la mattina dopo l’Epifania, in pieno centro a Cosenza e in tarda mattinata, un malvivente munito di taglierino è riuscito a entrare nella banca Carime. Lì – solitamente – i controlli non esistono: i metal detector non funzionano quasi mai. Così il giovane, minacciando i dipendenti, si è fatto consegnare un bottino di circa 1.800 euro in contanti, tra il terrore di tanta gente presente in banca e di quanti passeggiavano spensieratamente sul corso in una mattina di gennaio fredda ma soleggiata. E – purtroppo – le telecamere di sorveglianza non saranno utili agli investigatori perché non funzionano. Questo solo per citare i fatti più eclatanti. Ma l’elenco potrebbe continuare.
C’è un allarme sicurezza nella città dei Bruzi e nei dintorni. La situazione preoccupa anche gli inquirenti. Gli ultimi episodi – ultimi solo in senso cronologico – sono un campanello d’allarme che non bisogna sottovalutare. Ne è convinto il procuratore capo Dario Granieri, che intende tenere alta l’attenzione sul fenomeno delle rapine e non solo. Perché – sostiene – l’escalation continua. Qualche provvedimento va preso. Perché quello che si inizia a percepire tra i cittadini è la paura di poter tranquillamente andare in banca o alla posta in pieno giorno, o fare una passeggiata sul corso senza doversi scontrare con qualche malvivente armato.
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