Il Pd cerca nuovi alleati

LAMEZIA TERME Apertura al civismo e allargamento del recinto del centrosinistra. Si muoverà lungo questi due binari l’azione del Pd calabrese. Al termine del conclave dello stato maggiore dei dem, il messaggio è univoco: prima dell’individuazione dei candidati a sindaco, bisognerà costruire le coalizioni con cui presentarsi agli elettori. A Cosenza e Crotone, soprattutto, ma anche negli altri centri in cui si tornerà alle urne. «Il Pd vuole vincere dovunque», scandisce Mario Oliverio. Il governatore è consapevole che quello della prossima primavera sarà un test importante sul primo anno e mezzo di governo della Regione. Ed è per questo che tutti gli sforzi saranno profusi per ampliare il campo del centrosinistra, cercando da un lato di rinsaldare i rapporti con la sinistra, e dall’altro di cementare nuove intese con movimenti portatori di nuove istanze. 
Di tempo a disposizione non ce ne sarà molto, e forse è per questo motivo che ai segretari provinciali è stato affidato il mandato di verificare nel giro di qualche settimana la possibilità di mettere a punto eventuali nuove convergenze.
Il resto si vedrà. La direzione nazionale del 18 gennaio sulle amministrative chiarirà un po’ di questioni, a partire dalla possibilità di affidare alle primarie la selezione dei candidati. L’orientamento è sempre lo stesso: verificare se esistono soluzioni largamente condivise, altrimenti la selezione sarà affidata ai gazebo.
Da subito, invece, si punterà su una ripresa dell’attività politica nei territori. Obiettivo? Illustrare al meglio i risultati ottenuti dalla giunta regionale. 

I DUBBI SULLA SANITA’ E tuttavia buona parte della discussione tra governatore, parlamentari e consiglieri regionali – che ha fatto registrare significative defezioni – è stata assorbita dalla questione sanità. A tenere banco la decisione del presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, di convocare per il 12 gennaio una conferenza dei capigruppo per stabilire la data dell’assemblea ad hoc sul tema di Palazzo Campanella. Tanto Oliverio quanto Marco Minniti hanno espresso «perplessità» sull’opportunità di promuovere una tale iniziativa proprio il giorno prima dell’incontro in programma a Roma tra il ministro della Salute e il governatore calabrese. Sarà in quella sede che Oliverio chiederà ufficialmente a Lorenzin la rinegoziazione del Piano di rientro, scaduto lo scorso 31 dicembre, e discuterà della possibile revisione del rapporto che lega la Regione a Kpmg, la società incaricata di controllare i conti della sanità calabrese. «Forse sarebbe più opportuno – è stato il ragionamento di Minniti – che i capigruppo venissero informati a valle del confronto tra la Regione e il governo, in maniera da avere informazioni più dettagliate sullo stato dell’arte». Si ragiona, insomma, in casa dem, sull’opportunità di differire l’appuntamento in conferenza dei capigruppo. 
Non è mancata qualche stoccata nei confronti del commissario Scura. Ma anche qui è stato Minniti a spegnere sul nascere ogni tentativo di polemica, rinviando al governo ogni decisione sul suo destino e ricordando l’unità raggiunta nel corso dell’ultima assemblea regionale del partito: «Qui si rema tutti dalla stessa parte: in Calabria stiamo con Oliverio, a Roma sosteniamo il governo Renzi». 

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it