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Calabria-Russia alla conquista del Mediterraneo

REGGIO CALABRIA La centralità della Calabria nelle dinamiche economiche e geopolitiche del Mediterraneo è l’elemento su cui puntare per sviluppare le relazioni con la Russia. Nel corso del convegno…

Pubblicato il: 11/01/2016 – 15:08
Calabria-Russia alla conquista del Mediterraneo

REGGIO CALABRIA La centralità della Calabria nelle dinamiche economiche e geopolitiche del Mediterraneo è l’elemento su cui puntare per sviluppare le relazioni con la Russia. Nel corso del convegno dedicato alle sinergie internazionali tra l’Italia e la federazione Russia che si è svolto a Reggio questa consapevolezza ha animato gli interventi delle più significative rappresentanze politiche e istituzionali regionali e delle figure apicali del mondo dell’imprenditoria calabrese che hanno partecipato numerose all’evento.

LO SGUARDO DELLE ISTITUZIONI Il vicepresidente della giunta regionale calabrese Antonio Viscomi ha sottolineato come la Calabria con il porto di Gioia Tauro rappresenti un crocevia di culture e merci, baricentro logistico nel Mediterraneo. Lo scalo portuale, in questo quadro, deve fungere da volano per lo sviluppo e da attrattore produttivo anche nei confronti della Russia. «La Regione – afferma Viscomi – intende operare tempestivamente per accelerare e intensificare i rapporti che riguardano sia la sfera economica, che culturale e politica. La Federazione russa – ha proseguito Viscomi – è partner necessario nella cooperazione energetica ed è elemento indispensabile per scongiurare pericoli sullo scenario mediterraneo. In questa prospettiva consideriamo prioritario l’avvio di un partenariato strategico che passi da scambio di competenze in ambito universitario, scientifico e tecnologico a partire da agrifood fino al settore turistico».
Le relazioni Italia-Russia devono essere sviluppata principalmente secondo tre asset. Agroalimentare, turismo e porto di Gioia Tauro per il presidente del consiglio regionale calabrese, Nicola Irto, sono in grado di aprire scenari di sicuro interesse e la massima assise calabrese, in questo quadro, è pronta a tracciare il percorso da seguire. «Il grande tema è rappresentato da Gioia Tauro – aggiunge Irto – che si trova in posizione di vantaggio grazie alla saturazione dei porti del Nord. Concordo con il sottosegretario Minniti quando afferma che serve una politica estera per una regione che non può farcela solo con risorse interne».
Il presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, dal canto suo, ha ricordato che «le sanzioni stanno causando danni enormi specie per il territorio calabrese e reggino in particolare. Occorre porre subito rimedio a questo aspetto e porre l’attenzione su Gioia Tauro sviluppando di pari passo Il tema della sicurezza».
«Reggio Calabria – ha affermato il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà – ha smesso di piangersi addosso, sa cosa vuole e come ottenerlo, per questo guardiamo con grande interesse ai circuiti produttivi su cui attivare investimenti e progetti in grado di valorizzare il turismo, la grande varietà del patrimonio agroalimentare e la bellezza dei nostri territori. Essere città metropolitana significa – conclude Falcomatà – essere comunità di rilievo per il sistema economico e per le relazioni politiche e istituzionali che riesce a realizzare attraverso».

LA PROSPETTIVA DELLE IMPRESE CALABRESI L’invito a creare un “brand Calabria” arriva dal presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, convinto che il potenziamento dell’immagine della regione possa dare risultati importanti. «Gli imprenditori calabresi devono tracciare un percorso da suggerire alla politica per espandere la nostra economia. Siamo interlocutori credibili – Statti ha così incalzato l’uditorio – Dobbiamo avere l’umiltà di andare a bussare alle porte della Federazione Russa per aprirci opportunità in quel mercato».
Più critico l’approccio di Rosario Alessandrello, presidente della Camera di commercio italo-russa, che ha evidenziato la flebile presenza delle imprese calabresi in Russia. «Bisogna dimostrare sul campo – ha dichiarato Alessandrello – la capacità imprenditoriale, specie all’estero. Basta parlarsi addosso, bisogna invece conoscere i nuovi mercati per coglierne le opportunità».
A sottolineare i dati che testimoniano il forte legame tra Italia e Russia è il presidente di Unioncamere Calabria, Michele Lico. «Se si parla di paesi amici, Italia e Russia certamente lo sono. L’Italia ha anche facilitato i rapporti con la comunità europea. Per quanto riguarda il turismo – rimarca Lico – dal 2008 ad oggi siamo passati da 460mila a 1,3 milioni di presenze dalla Federazione russa. Un incremento che ha riguardato anche la Calabria con 150mila presenze di turisti russi nel 2014».
Un’analisi più dettagliata delle dinamiche del mercato russo e delle sue potenzialità la offre Matteo Vicazzaro dell’Università Bocconi: «L’interscambio tra le due economie ha effetti positivi sulla crescita del Pil di entrambi i paesi. Le sanzioni internazionali hanno avuto e potrebbero continuare ad avere un impatto sui rapporti e un ulteriore aggravamento potrebbe comportare uno spostamento degli equilibri con una maggiore propensione russa ad intrattenere rapporti con paesi asiatici e del sud America. Restano comunque opportunità ancora rilevanti per entrambe». E Vincenzo Trani presidente del General Invest group ribadisce «le relazioni tra Italia e Russia sono attive da anni, ma le ultime vicende di politica estera hanno incrinato la fluidità di questi rapporti. È importante aggiornare i colleghi imprenditori su cosa è la Russia oggi, capace di resistere ad attacchi finanziari internazionali forti. Dobbiamo sostenere una intensificazione degli scambi con una spinta che deve venire principalmente dal sud». Per Trani,  gli investitori italiani devono «essere intelligenti e cogliere i momenti di sviluppo che in Russia si intravedono anche in settori importanti come quello turistico. È necessario accettare turisti russi in una prospettiva di competitività anche rispetto a  zone che stanno perdendo il proprio appeal. È il momento più opportuno per aprirsi alla Russia».

m.f.

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