CATANZARO Mentre il comitato “Salviamo il Pugliese” ottiene un provvedimento del prefetto di Catanzaro Luisa Latella con cui si intima al commissario Scura e al rettore Quattrone di convocare il Comune di Catanzaro al tavolo su cui si discute di integrazione tra “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini”, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo plaude all’accordo trovato tra Regione e università “Magna Graecia”.
Così, con una nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo de Nobili, il primo cittadino si congratula per la sigla sull’accordo che darà vita all’azienda ospedaliera unica “Renato Dulbecco”: «L’accordo tra Università e commissario per il Piano di rientro per la costituzione dell’Azienda ospedaliera unica è un buon segnale. Saluto favorevolmente l’intesa tra il rettore Quattrone e il commissario Scura, ricordando che da sempre sono stato favorevole all’integrazione per una serie di motivazioni, non ultima quella di creare una sinergia virtuosa tra mondo ospedaliero e mondo della ricerca scientifica. Prendo anche atto con piacere che dall’accordo è scomparsa l’ipotesi, dalla mia amministrazione totalmente rigettata, di costruire una torre di dieci piani accanto al Policlinico universitario e che viene salvaguardata l’attuale localizzazione dell’ospedale “Pugliese”».
Fugati tutti i dubbi dell’amministrazione comunale, dunque, grazie al mantenimento in vita della vetusta struttura del “Pugliese” sita nel quartiere nord della città. Ma Abramo aggiunge: «C’è la necessità di utilizzare al meglio le risorse disponibili, i 120 milioni di euro dell’ex art.20, per dotare Catanzaro di spazi ospedalieri moderni, sicuri ed efficienti. Ci confronteremo al più presto con il commissario Scura e con il presidente Oliverio, a cui chiederò un incontro, anche sulla base della delibera che il Consiglio comunale comunque dovrà adottare sulla conferma dell’ospedale “Pugliese” nell’attuale sito di viale Pio X. Adeguare alcuni spazi del Policlinico, raddoppiare il Polo Oncologico del Ciaccio e ristrutturare il “Pugliese” diventano a questo punto obiettivi fondamentali e i 120 milioni di euro sicuramente non basteranno. Dopo il consiglio comunale dedicato all’ospedale, lo ripeto, conto di incontrare il commissario Scura e il presidente Oliverio per individuare le ulteriori risorse per completare questo piano. Tutto potrebbe realizzarsi nell’arco di tre-quattro anni e Catanzaro potrebbe autorevolmente candidarsi al ruolo di principale Polo sanitario della Calabria, autentica Città della Salute e della Ricerca Medico-scientifica».
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