CATANZARO Dati contraddittori per l’economia calabrese. Il 2015 segna in Calabria l’arresto della caduta del Pil e la crescita del reddito pro capite (+0,8%) che si attesta a 13,318 euro, in linea con la media nazionale. Anche se resta il più basso d’Italia che in media è di 18.138 euro. Sono le risultanze della ventiduesima edizione “Osservatorio dei consumi” di Findomestic Banca, presentato martedì mattina a Roma, che indica come le province che hanno registrato l’incremento maggiore di reddito sono state Cosenza (+1%) e e Vibo Valentia (+0,9%). Nella lista a seguire ci sono Catanzaro (0,8%), Reggio Calabria (0,7%) e Crotone (0,3%).
Anche se, come evidenziano nel report gli analisti dell’Osservatorio, l’economia calabrese stenta ancora recuperare visto che il prodotto interno lordo – rispetto al resto del Paese – resta stabile. E l’altro aspetto che apparentemente è positivo – il reddito pro capite – sale in virtù della riduzione demografica che si è registrata nel corso dell’anno: meno popolazione su reddito disponibile equivale a una crescita conseguente dello stesso reddito.
LA SPESA DEI CALABRESI Complessivamente le famiglie calabresi, nel corso del 2015, hanno speso 1,145 milioni di euro (3,4% rispetto al 2014), su un totale nazionale pari a 54,580 milioni di euro. Anche se dicono gli esperti di Findomestic, il quadro economico resta ancora «critico e le prospettive di ripresa sono ancora deboli». Aspetti che condizionano le intenzioni di spesa dei calabresi. Stando però ai numeri elaborati nel report nel corso del 2015 sono cresciuti soprattutto i beni legati alla mobilità: auto nuove (+20,3%), usate (+3,5%) e motoveicoli (+10,4%). Un dato che ha registrato un’impennata a Catanzaro: 24,2% nel comparto auto nuove. Inversione di tendenza, invece, sulla spesa per elettrodomestici piccoli e grandi che complessivamente hanno registrato una flessione del 2,2 per cento. Come anche nel comparto prodotti informatici dove c’è stato un decremento di oltre dieci punti percentuali (-10,5%). Anche se la contrazione maggiore si è avuto nel campo degli acquisti nell’elettronica di consumo: -12,1 per cento. Decisamente in crescita il dato sull’acquisto su beni durevoli che nella regione, stando ai dati di Findomestic, ha ottenuto un +4,1 per cento. In questo settore tra le province che riportano un trend migliore si segnalano Catanzaro (+5,7%) e Cosenza (+4,5%). Seguono il Vibonese (+2,9%) e per ultima l’area crotonese (+1,9%). A significare che i calabresi hanno fatto, ancora una volta, un uso accorto delle proprie disponibilità puntando soprattutto all’acquisto di beni necessari come quelli strumentali (auto e veicolo in generale).
Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it
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