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Fincalabra, la lunga attesa di Mannarino

CATANZARO Il Tar Calabria ha rinviato al prossimo 8 marzo l’udienza sul ricorso presentato dall’ex presidente di Fincalabra, Luca Mannarino, contro la decisione della Regione Calabria (socio unico …

Pubblicato il: 12/01/2016 – 17:01
Fincalabra, la lunga attesa di Mannarino

CATANZARO Il Tar Calabria ha rinviato al prossimo 8 marzo l’udienza sul ricorso presentato dall’ex presidente di Fincalabra, Luca Mannarino, contro la decisione della Regione Calabria (socio unico della Società finanziaria regionale) di sostituire, nel dicembre scorso, il manager con Carmelo Salvino. La richiesta di differire l’udienza è stata avanzata dai legali dello stesso Mannarino per poter presentare ricorso per motivi aggiunti dopo il nuovo provvedimento di revoca per giusta causa emanato dal governatore Oliverio. Il nuovo cda guidato da Salvino, intanto, come primo atto ha reso noti alcuni movimenti finanziari sospetti del vecchio management.
«Il nuovo consiglio di amministrazione – si legge nella nota del nuovo cda – comincia a fare chiarezza sui conti della finanziaria regionale». «La nostra funzione – ha spiegato Salvino – è principalmente quella di garantire al socio unico, la Regione Calabria, che ogni attività ed ogni operazione sia condotta nel pieno rispetto della legalità. Ed è per questo che abbiamo iniziato proprio dai fondi comunitari affidati dalla Regione Calabria in gestione a Fincalabra».
Ed è così che è arrivata la prima sorpresa. Perché è venuto a galla che in un cda conclusosi a notte fonda (circa le 22,30) del 28 luglio scorso, senza la presenza del Collegio dei revisori, l’allora presidente Mannarino fu autorizzato a effettuare una serie di operazioni finanziarie per circa 46 milioni d’euro, utilizzando i fondi comunitari del Fondo unico di ingegneria finanziaria, concessi in gestione a Fincalabra. Per il nuovo cda «si è trattato di operazioni non coerenti e in contrasto con l’accordo sottoscritto con la Regione Calabria nel 2014 il quale espressamente prevede che “tali risorse vengono trasferite in funzione delle necessità operative, su conti correnti bancari specificatamente dedicati alla gestione degli strumenti del Fondo regionale di ingegneria finanziaria, e costituiranno depositi vincolati per l’esecuzione delle attività previste per la gestione degli stessi”».
Lo stesso accordo prevede che «Fincalabra Spa… ha il diritto di gestire tutti i fondi di volta in volta depositati nelle seguenti forme di investimento: depositi bancari, titoli o obbligazioni garantiti dallo Stato, altri titoli pubblici con rating pari almeno ad AA». Invece – chiarisce ulteriormente la nota del nuovo management – si è proceduto «con investimenti in fondi comuni, in contrasto quindi con le finalità del fondo regionale e dell’accordo sottoscritto con la Regione Calabria, che avrebbero addirittura potuto mettere a rischio il capitale investito con rendita legata all’andamento dei mercati finanziari. La Regione Calabria, nella sua qualità di socio unico di Fincalabra, ne è stata prontamente informata, e il consiglio di amministrazione ha deliberato l’immediato smobilizzo delle somme investite, per riportare i fondi alla loro originaria destinazione».

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