CATANZARO Sarà rinnovata la convenzione tra l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, la Regione Calabria e l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro: è questo il risultato dell’incontro che nella mattinata di martedì si è tenuto presso Palazzo Alemanni, sede della struttura commissariale per il Piano di rientro sanitario in Calabria, guidata da Massimo Scura.
Nella riunione tra il commissario, il dg dell’azienda ospedaliera Giuseppe Panella e il direttore sanitario dell’ospedale romano Massimiliano Raponi, si sono gettate le nuove basi per la collaborazione tra gli enti. Nuove basi che prevedono intanto una riduzione del 50% sulla precedente convenzione (da 1,1 milioni di euro si passa a circa 550mila), mentre la durata e le aree di collaborazione saranno stabilite dal nuovo direttore di unità operativa complessa di Chirurgia Pediatrica del “Pugliese” quando questi, entro giugno, sarà nominato.
«Abbiamo preso atto del lavoro di altissimo livello svolto in collaborazione tra l’equipe del “Pugliese” e il “Bambino Gesù”. Un lavoro che, proprio perché di altissimo livello, deve cercare di andare avanti e per farlo abbiamo individuato il percorso migliore senza che ci siano discontinuità rispetto al passato. Quindi, in attesa che il concorso per il direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia pediatrica del “Pugliese” venga espletato, non cambi nulla nel rapporto tra “Bambino Gesù” e Regione Calabria. Ci stiamo prendendo l’impegno di ultimare il concorso entro giugno in modo che da luglio prossimo si possa determinare in maniera più leggera la convenzione».
Infatti, a decidere in accordo con l’ospedale romano quali saranno la durata e la tipologia di prestazioni da effettuare in convenzione, sarà proprio il nuovo primario. Gli ambiti di intervento, invece, rimangono invariati: ortopedia, urologia e chirurgia pediatrica.
SCURA RISPONDE A OLIVERIO SUGLI OSPEDALI Quanto all’appello del governatore Mario Oliverio sulla riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare, non si è fatta attendere la risposta di Massimo Scura. Una risposta che non omette qualche punzecchiatura al governo regionale, soprattutto sul tema delle infrastrutture che dovrebbero ridurre l’isolamento logistico di alcuni ospedali. È questo infatti il caso di Trebisacce: «Le distanze tra Trebisacce e gli ospedali spoke di Rossano, Corigliano e Castrovillari oltre che dall’hub di Cosenza sono ampie e c’è un problema di viabilità di cui bisognerebbe occuparsi. Stiamo però verificando quali possano essere le soluzioni sulla vicenda, per cui per ora ritengo prematuro fare delle ipotesi ma non credo sia corretto fare delle semplificazioni».
Più chiaro il quadro di Praia a Mare: «A circa venticinque chilometri da Praia a Mare c’è un pronto soccorso che è situato presso una clinica privata. Non si capisce perché questa clinica privata non dovesse essere messa in conto nella rete, come invece ora abbiamo fatto».
Oliverio, intanto, al termine dell’incontro con i sindaci dell’Alto Ionio cosentino ha poi ribadito l’esigenza di ridiscutere con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin il piano di rientro sanitario in Calabria, annunciando un incontro a Roma nei prossimi giorni. Sul punto, si registra un altro chiarimento di Scura: «Non ci può essere nessuna ridiscussione del Piano di rientro che è uno ed è stato definito nel 2009. Da allora si è proceduto a predisporre piani operativi triennali. Così faremo anche per il periodo 2016-18, per il quale contiamo nella prossima settimana di inviare al tavolo interministeriale il piano operativo in cui ci sarà anche l’organizzazione dell’azienda ospedaliera unica per Catanzaro».
ale. tar.
x
x