LAMEZIA TERME Si è chiuso all’ora di pranzo, davanti al Tribunale federale nazionale della Federcalcio, il terzo e ultimo giorno di dibattimento relativo al secondo filone dell’inchiesta Dirty Soccer sul calcioscommesse. La commissione presieduta da Sergio Artico ha ascoltato le accuse mosse dalla Procura federale diretta da Stefano Palazzi contro 29 club e 52 tesserati. Solo un club, il Barletta, e tre persone (Massimiliano Carluccio, Alessandro Magni per difetto di giurisdizione e Gianmarco Ingrosso per un errore della notifica degli atti) hanno visto la loro posizione stralciata e dunque non saranno giudicati dal Tribunale. Per le società deferite, in totale la Procura ha chiesto 471.100 euro di ammende e 111 punti di penalizzazione: 31 soltanto per l’Aquila, uno per l’unico club di serie B coinvolto, il Livorno. Tenendo conto anche delle ammende richieste da Palazzi per i tesserati deferiti, la cifra complessiva ammonta a tre milioni e 651mila euro. Oggi, dopo aver ascoltato lo sfogo in lacrime del centrocampista del Catanzaro, ex Messina ed Ascoli in serie A ed anche ex Vigor Lamezia, Domenico Giampà («Sono affranto, la mia carriera è basata sulla lealtà: mi vergogno e vivo nel disonore per questa accusa di illecito, non è giusto»), il presidente Artico ha chiuso l’ultima udienza e si è ritirato in camera di consiglio. Le sentenze sono attese per la prossima settimana.
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