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Ecco come la Sogefil rubò le tasse ai Comuni

COSENZA Milioni di euro sarebbero finiti nelle tasche della Sogefil. La modalità con cui ciò sarebbe avvenuto è stata ricostruita, questa mattina nell’aula 9 del tribunale di Cosenza, dai funzionar…

Pubblicato il: 14/01/2016 – 16:21
Ecco come la Sogefil rubò le tasse ai Comuni

COSENZA Milioni di euro sarebbero finiti nelle tasche della Sogefil. La modalità con cui ciò sarebbe avvenuto è stata ricostruita, questa mattina nell’aula 9 del tribunale di Cosenza, dai funzionari dei Comuni di Nocera Terinese e di Nicotera. I dipendenti sono stati sentiti come testimoni del pm, Donatella Donato, nell’ambito del processo che cerca di fare luce sul “buco” da 15 milioni di euro che ha interessato la società di riscossione tributi a danno di diversi Comuni calabresi. Sul banco degli imputati ci sono: Mario Nucaro e Antonio Trovato (all’epoca rispettivamente presidente e componente del cda della Sogefil) accusati di associazione a delinquere finalizzata al peculato; Filippo Grandinetti; Roberto D’Andrea e Angelo Rossi accusati di non aver rispetto le funzioni di vigilanza del collegio sindacale. I componenti del collegio sindacale, intanto, sono stati già assolti dallo stesso tribunale dal reato di concorso in peculato.
Oggi, i funzionari comunali hanno spiegato al collegio il modo in cui gli amministratori della Sogefil si sarebbero appropriati delle somme di denaro che dovevano, invece, essere riversate ai Comuni. In sintesi: venivano inviati ai cittadini delle copie di versamenti con bollettini postali che riportavano – hanno precisato i testimoni – un conto corrente intestato solo alla Sogefil e non cointestato alla Sogefil e ai Comuni.
Ciò – sempre secondo quanto riferito in udienza – avrebbe consentito di canalizzare milioni di euro (circa 8 milioni nel caso di Nocera e Nicotera) nelle tasche degli amministratori. Il processo è stato aggiornato al prossimo 11 febbraio per ascoltare gli ufficiali di polizia giudiziaria di Reggio Calabria che fecero le indagini. Il collegio sindacale è difeso dagli avvocati Vincenzo Arango, Francesco Cappuccio, Sergio Campanella e Roberto Le Pera. Gli amministratori della Sogefil dagli avvocati Mario Stella e Luigi Bonofiglio. Nell’inchiesta erano finite altre persone che hanno già patteggiato la pena. Si tratta di Mario Lo Po (2 anni di carcere), Maria Grazia Lo Po (1 anno e sei mesi); Giovanna e Leonardo Trovato (entrambi un anno e sei mesi).

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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