REGGIO CALABRIA Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria (sezione staccata di Reggio) ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata da cinque associazioni di categoria contro il commissariamento della Camera di commercio. Viene dunque interrotta la gestione straordinaria dell’ente, decisa nei mesi scorsi dalla Regione, che aveva inviato in riva allo Stretto il dirigente del dipartimento Attività produttive Francesco Venneri. In attesa del provvedimento di merito, torna in carica il consiglio camerale retto provvisoriamente dal vicepresidente Giovanni Santoro, in seguito alla decadenza del presidente Lucio Dattola, che era stato eletto per il quarto mandato consecutivo.
Venneri era stato nominato commissario dell’ente nello scorso mese di ottobre con delibera della giunta regionale, che esercita i poteri di vigilanza sulle Camere di commercio. Il provvedimento della Regione era stato assunto dopo che il vicepresidente facente funzione, Santoro, non aveva indetto l’elezione del nuovo presidente, necessaria in seguito alle pronunce del Tar e del Consiglio di Stato che avevano dichiarato illegittima la riconferma di Dattola. Contro quest’ultimo era stato presentato e accolto dai giudici amministrativi un ricorso di Confindustria Reggio Calabria. Sulla posizione di Dattola pende ancora il giudizio di merito davanti al Cds. Adesso, per effetto della sospensiva, Santoro tornerà a traghettare la Cciaa fino al prossimo mese di giugno. Un periodo nel quale è attesa l’ultima parola del Consiglio di Stato sulla vicenda Dattola, ma nel frattempo è probabile che venga convocato il consiglio camerale per l’elezione del nuovo presidente che, alla luce dell’attuale composizione dell’organismo di governo della Camera di commercio, potrebbe essere espresso dalla stessa maggioranza che aveva sostenuto Dattola nello scorso autunno. Non è da escludere che la scelta cada proprio su Santoro, nel segno della continuità rispetto alla precedente gestione.
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