Unical, presentata la nuova stagione del Tau

RENDE «Ce l’abbiamo fatta». È la dichiarazione con cui orgogliosamente Fabio Vincenzi, direttore del Teatro Auditorium dell’Unical, ha annunciato questa mattina in conferenza stampa la nuova stagione teatrale in programma al Tau fino al prossimo mese di maggio, la cui realizzazione ha richiesto uno sforzo notevole da parte degli organizzatori per via dei ritardi dovuti al reperimento delle quanto mai limitate risorse economiche. In questa chiave può essere letta la soddisfazione che traspare dalle sue parole, anche perché la rassegna, in appendice a quella cinematografica dedicata a Pier Paolo Pasolini lo scorso novembre, vedrà l’Unical al centro di una sinergia con artisti della scena teatrale contemporanea italiana ed europea, ed abbraccerà tutte le varie forme spettacolari, in un’interazione tra cinema, teatro, musica e fotografia finalizzata ad oltrepassare la “scena” canonica (non a caso “Oltre la scena” è proprio il titolo pensato per la manifestazione). Questo perché purtroppo – o per fortuna – l’Unical si trova a dover colmare le lacune dell’offerta culturale del territorio: secondo il preside del dipartimento di Lettere e Filosofia, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico del Cams Raffaele Perrelli, «le stagioni teatrali della nostra regione, lungi dall’avvicinarsi all’ideale platonico, sono povere dal punto di vista contenutistico, non lasciano alcuna traccia di sé, rientrando a pieno titolo nell’ambito della crisi culturale che oggi stiamo attraversando e che cerchiamo di colmare attraverso i consumi tecnologici». Concorde con Perrelli nel rimarcare il compito di “supplenza” svolto dall’ateneo, il presidente del Dams/Cams Roberto De Gaetano ha posto l’accento sul piano qualitativo della rassegna, rimasto invariato rispetto alla passata edizione nonostante il dimezzamento dei fondi, confermato dalla presenza in cartellone del duo composto da Toni e Peppe Servillo in “La parola canta” martedì 19 gennaio (unica data al di sotto di Napoli), dell’anteprima mondiale di “Calderon” di Francesco Saponaro, tratto dall’omonima opera di Pasolini e frutto di una co-produzione Unical e Teatri Uniti in programma giovedì 4 e venerdì 5 febbraio e in replica subito dopo al Piccolo di Milano, di Spiro Scimone e Francesco Sframeli martedì 15 marzo in “Amore”, che segna il ritorno dei due registi all’Unical dopo il successo dello scorso anno, e di Eimuntas Nekrošius, che per l’occasione giungerà in Calabria direttamente dalla Lituania per l’esclusiva regionale di “Paradiso”, di scena nei giorni di martedì 17 e mercoledì 18 maggio. Il professor Bruno Roberti ha illustrato il restante programma, incentrato sull’internazionalizzazione e sulla già citata commistione tra le arti, come accade sia per il teatro-canzone dei fratelli Servillo e sia per incursioni filmiche in “Calderon” (l’ultima scena è girata proprio a Rende, essendo questo spettacolo l’esito di un percorso laboratoriale svolto dal regista assieme ad alcuni studenti dell’Unical), oltre che nell’armonica fusione di teatro e musica in “Operetta burlesca” di Emma Dante in programma domenica 10 aprile, o in “La Regina Dada”, interpretato dal “canta-attore” Stefano Bollani insieme a Valentina Cenni e previsto per sabato 19 e domenica 20 aprile. Ad arricchire il programma, un altro momento musicale giovedì 3 marzo con il concerto di Alexander Lonquich e Cristina Barbuti dedicato a Schumann e Brahms, lo spettacolo di marionette “Il servitore di due padroni per baracca e burattini” giovedì 26 maggio, oltre a cinque laboratori, tre rassegne cinematografiche (tra cui una dedicata a Shackespeare nel quattrocentenario dalla morte), una rassegna musicale e una mostra fotografica dedicata al maestro Cesare Zavattini dal titolo “Buongiorno Italia”. Ma i direttori artistici assicurano: «Non mancheranno le sorprese».
Ulteriori informazioni su www.unical.it/cams

Chiara Fazio
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