REGGIO CALABRIA «Siamo all’avvio di una nuova stagione di sviluppo urbanistico per la nostra regione. La questione riguarda l’azione di governo del territorio, nel segno dell’innovazione, della qualità, della semplificazione, della sostenibilità, dei tempi certi e della pianificazione ragionata. Tutti indirizzi abbracciati dal nuovo quadro normativo sull’urbanistica approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale della Calabria». È quanto ha dichiarato, in una nota, il vice presidente del consiglio regionale Francesco D’Agostino a margine della conferenza dei sindaci e degli amministratori locali di questa mattina a Lamezia Terme. «La presenza massiccia dei sindaci calabresi all’appuntamento odierno – ha proseguito D’Agostino – ha sottolineato l’importanza del tema trattato. Il lavoro svolto dal presidente Mario Oliverio, dall’assessore Franco Rossi e dal dipartimento Urbanistica è stato importante, e lo condivido. È stato incardinato un nuovo percorso di governo territoriale aprendo alle nuove legislazioni nazionale ed europea, alle potenzialità dei territori e alle esigenze di cambiamento di cui ha bisogno la Calabria. Non ultime, quelle del Porto di Gioia Tauro e dell’istituenda Città metropolitana di Reggio. Adeguare gli strumenti a disposizione di chi amministra significa semplificare le procedure, preparando il terreno, tra l’altro, per la nuova programmazione europea».
Per Francesco D’Agostino, «le scelte fatte nel settore urbanistico vanno sostenute perché mirate alla crescita virtuosa della regione. E il nuovo Qtr, in dirittura di arrivo, darà seguito a questo impegno in modo strategico. Ma bene ha fatto anche il presidente Mario Oliverio ad aprire ad una fase di confronto sul nuovo dettato normativo. Penso all’esigenza di discutere, ad esempio, delle ricadute di questa legge sulla gestione delle aree di insediamento produttivo, che è tema sensibile per i Comuni. Il cambiamento – ha concluso il vice presidente del consiglio regionale – è anzi tutto un fatto culturale che deve vedere tutti coinvolti, a partire dai professionisti di settore e dai sindaci, fermo restando il bisogno di ridare linfa e strumenti utili al processo di cambiamento della Calabria».
x
x