«Scopelliti riparte da militante»

REGGIO CALABRIA Il consigliere regionale Fausto Orsomarso ha presentato a Reggio Calabria il movimento politico Azione nazionale che nelle intenzioni dei suoi promotori dovrebbe rivitalizzare la destra italiana. Assenti i relatori al tavolo, seduti invece tra la gente che liberamente occupava gli spazi del gazebo allestito a piazza San Giorgio. «Anche questo è un modo per fare comprendere che si tratta di un movimento che non nasce dal palazzo, ma dal basso» ha spiegato Orsomarso ai presenti. «Con An non stiamo rifacendo Alleanza Nazionale – ha spiegato –. Non siamo un partito, ma vogliamo preservare la forte tradizione di destra. Non è possibile che a livello nazionale oggi sia rappresentata da uno come Verdini. La destra è essenziale: serve una contrapposizione alla sinistra». Niente a che vedere con alre esperienze, tiene a precisare Orsomarso, tipo quella di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. «Bisogna riportare un po’ di opinione in politica. La destra deve tornare autonoma, forte e unita per poter organizzare la rinascita della città e della regione». Un primo appuntamento in questa direzione, è fissato per il 23 gennaio a Napoli in occasione del convegno sul Mezzogiorno.

LA QUESTIONE MORALE I temi, per Orsomarso, sono quelli di più stretta attualità: Gioia Tauro, il commissariamento della sanità e la stessa città di Reggio Calabria. Cita poi il M5S e il caso del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, come esempio di problema morale. «Non mi sento lontano da Di Maio – spiega -. L’onestà è un principio importante, ma servono anche idee e capacità. Sono confusi. Dobbiamo ricordarci che siamo prima cittadini e poi rappresentanti delle istituzioni. Come dirigenti di destra la storia rivaluterà il nostro operato». Orsomarso non nasconde l’amarezza per il momento generale, «ma – assicura – siamo proiettati al futuro, alle nuove generazioni».

I CONTI CON LA STORIA Secondo il portavoce del nuovo movimento politico, quindi, c’è una responsabilità anche da parte di chi ha tentato di demolire la passata esperienza politica. «Dobbiamo essere minoranza intelligente – ha chiosato – contro chi ha raccontato bugie. Penso al commissariamento e alle promesse di ‘primavere’ mai realizzate. La destra è principalmente dignità. Ricordo a Giuseppe Falcomatà che è tempo per Reggio Calabria di rivendicare al governo nazionale, che è suo amico, ciò che è stato tolto. Ci vuole un risarcimento morale per gli anni di amministrazione dei commissari». La memoria, quindi, riporta il consigliere regionale all’ex sindaco di Reggio, Demetrio Arena. «Sappiamo quanto è difficile operare in città dove politica e burocrazia sono stratificate e possono subire pressioni. Se passa la logica che Arena è mafioso, allora provocatoriamente posso dire che tutti i reggini lo sono. Ricordo che Reggio Calabria è la prima grande città sciolta per mafia. Basta aggressioni personali. Chi governa questa città, che sento di amare profondamente, deve ricongiungersi con la storia».

IL RITORNO DI SCOPELLITI Tra i nomi politici coinvolti, infine, si fa finalmente il nome che era sulla bocca di tutti, quello dell’ex governatore Giuseppe Scopelliti. «Azione nazionale non è necessariamente la piattaforma per il suo rilancio – ha affermato -. Con Giuseppe Siamo amici di lunga data e non solo politicamente. Ha sofferto molto per ciò che è successo. Lo ammiro per il suo impegno e le sue capacità. È un politico che ha avuto grandi responsabilità che gli sono state date dalla gente. Ora ha deciso di rimettersi in gioco facendo il militante, perché è appassionato. Non ho mai visto qualcuno come lui. Auspico che voglia schierarsi in prima linea per il bene della città e della Calabria, ma so che vuole prima attendere che gli sia data giustizia in aula».

Roberto Priolo
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