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“Gramsci 44”, ecco il primo lungometraggio di Barbucci

REGGIO CALABRIA Tutto è nato con una semplice spedizione a Ustica nel 2008. Emiliano Barbucci – regista reggino 34enne – a quel tempo era assistente alla cattedra di Antropologia culturale dell’Uni…

Pubblicato il: 16/01/2016 – 15:10
“Gramsci 44”, ecco il primo lungometraggio di Barbucci

REGGIO CALABRIA Tutto è nato con una semplice spedizione a Ustica nel 2008. Emiliano Barbucci – regista reggino 34enne – a quel tempo era assistente alla cattedra di Antropologia culturale dell’Università della Calabria e si trovava sul posto grazie a un progetto di ricerca sulle isole minori del Mezzogiorno. «Mi occupavo di raccogliere informazioni sulle comunità di pescatori. Parlando con loro, notavo che spesso utilizzavano il termine “compagni”. La prima volta ho lasciato correre, poi ho chiesto: «Scusi, ma ho notato che tra voi vi chiamate “compagni”. Perché?». Mi risposero che lì avevano una forte tradizione comunista, perché nella nostra storia recente, tra i confinati politici c’era stato Gramsci per un mese e mezzo. Ho continuato a fare il mio lavoro, ma ho immagazzinato queste emozioni che ho sviluppato una volta tornato a casa». In un’intervista del marzo scorso al Corriere della Calabria (n. 192 del settimanale, “Il sogno nel cassetto”), Barbucci ha raccontato le fasi che portarono questo incontro fortuito – custodito per sette anni in un manoscritto – a diventare il suo primo lungometraggio “Gramsci 44”, che verrà presentato il 23 gennaio in anteprima a Palermo. Il docufilm rivive i 44 giorni di confino di Antonio Gramsci sull’isola di Ustica dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio del ’27. Qui, per sconfiggere l’analfabetismo del posto, fonda con Piero Ventura e Amedeo Bordiga, una scuola di cui sono allo stesso tempo insegnanti e allievi. Veste i panni del politico comunista Peppino Mazzotta, attore teatrale di successo interprete del piccolo e grande schermo. Affianca Barbucci dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia, autore e sceneggiatore palermitano Daniele Ciprì. Il film è prodotto dalla “Ram Film” di Emanuele Melasi (sceneggiatore) e Americo Melchionda e Maria Milasi, anche interpeti della pellicola. Qui il trailer.

Miriam Guinea
redazione@corrierecal.it

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