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Nuova intimidazione ad Arturo Bova

AMARONI Che si tratti di ‘ndrangheta o di questioni private, poco cambia: Arturo Bova, consigliere regionale e presidente della commissione regionale antindrangheta, è stato nuovamente oggetto di u…

Pubblicato il: 16/01/2016 – 9:04
Nuova intimidazione ad Arturo Bova
AMARONI Che si tratti di ‘ndrangheta o di questioni private, poco cambia: Arturo Bova, consigliere regionale e presidente della commissione regionale antindrangheta, è stato nuovamente oggetto di una grave intimidazione, a nove mesi dal primo vile attentato. Come nella notte del 3 aprile 2015, la notte scorsa l’auto di Bova, un’Audi Q5 acquistata proprio all’indomani del primo attentato, è stata data alle fiamme da ignoti mentre il consigliere regionale si trovava a casa con la sua famiglia, ad Amaroni, paese alle porte di Catanzaro di cui Bova è stato sindaco fino all’elezione in consiglio regionale nel novembre 2014.
«Ho sentito un colpo sordo e una macchina che ripartiva in velocità: il tempo di affacciarmi alla finestra e ho visto le fiamme divampare». Così ha ricostruito gli attimi dell’attentato Bova, mentre la mente correva alla paura che lui e la sua famiglia avevano provato alla vista delle altre due auto bruciate nove mesi fa, A poco quindi è servito il comunque tempestivo intervento dei carabinieri di Girifalco e dei Vigili del Fuoco che hanno potuto solamente evitare che le fiamme si propagassero ad altri mezzi o alle abitazioni limitrofe. Difficile dire quale sia la matrice degli attentati: Bova, di professione avvocato, ha seguito decine di processi di ‘ndrangheta e da anni si occupa di politica attiva tra le fila del Partito Democratico. Un’altra indagine difficile quindi per gli inquirenti che si va ad aggiungere a quella relativa agli attentati dello scorso aprile e sulla quale non ci sono sviluppi. Anche in questo caso, però, un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione di Bova che dalle prime notizie che filtrano potrebbero aver ripreso gli autori dell’attentato.
 
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A decine intanto sono arrivate le attestazioni di stima e i messaggi di solidarietà al consigliere regionale (qui la solidarietà del mondo politico e istituzionale). Tra i primi, quello di Ernesto Magorno, segretario regionale del Pd: «Siamo consapevoli che gli attestati di solidarietà, davanti al ripetersi sistematico di questi atti intimidatori, non bastano: serve una risposta forte da parte dello Stato, della politica e della società civile che sia determinata e intransigente – ha scritto Magorno -. Nel rinnovare il mio invito ad Arturo Bova a proseguire con immutato impegno civile e passione il suo percorso politico, ribadisco il pieno e caloroso sostegno di tutto il Pd calabrese».
Domani ad Amaroni è in programma una seduta straordinaria del consiglio comunale con un unico punto all’ordine del giorno: l’emergenza criminalità in paese. 
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
 
 
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