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Rafforzate le misure di sicurezza per Gratteri

LAMEZIA TERME C’è grande attenzione sulle due sponde dello Stretto dopo l’inquietante episodio, rivelato dal Corriere della Calabria, che ha visto protagonista, suo malgrado, uno dei figli del proc…

Pubblicato il: 16/01/2016 – 17:33
Rafforzate le misure di sicurezza per Gratteri

LAMEZIA TERME C’è grande attenzione sulle due sponde dello Stretto dopo l’inquietante episodio, rivelato dal Corriere della Calabria, che ha visto protagonista, suo malgrado, uno dei figli del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Mercoledì, infatti, due persone hanno citofonato all’appartamento in cui vive il giovane, al terzo piano di uno stabile nel centro storico di Messina, a ridosso della cittadella universitaria. I due si sono qualificati come agenti di polizia ma, pochi minuti dopo, non vedendo arrivare nessuno, il figlio del magistrato si è affacciato sul pianerottolo e ha notato che avevano il volto coperto da un passamontagna e stavano scendendo le scale arrivando dal piano superiore. A quel punto lo studente si è barricato in casa e ha denunciato il fatto alla polizia.
L’episodio non è stato preso certo sottogamba dagli inquirenti messinesi che hanno subito avviato la macchina investigativa per cercare di fare chiarezza sull’accaduto. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Messina guidata da Guido Lo Forte – in particolare, ad occuparsene è il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, che tra le altre cose ha fatto parte della commissione tecnico-giuridica voluta dal governo e la cui guida è stata appunto affidata a Gratteri. A dirigere sul campo l’inchiesta sull’episodio, poi, sono il Questore di Messina Giuseppe Cucchiara – che ha già guidato la Mobile a Reggio e la Questura a Vibo Valentia – e il capo della Mobile Giuseppe Anzalone, anche lui con un trascorso di rilievo sull’altra sponda dello Stretto. A seguire il caso anche i carabinieri e, ovviamente, la Procura nazionale antimafia.
Intanto è stato innalzato il livello del cordone di sicurezza attorno a Gratteri, che vive a Gerace, nella Locride, e che per il momento, vista la delicatezza dell’episodio, non ha voluto rilasciare alcun commento.

s. pel.

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