REGGIO CALABRIA L’esecutivo Falcomatà punta ad ottenere una modifica al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, rivelatosi troppo pesante per essere sostenuto soprattutto dai cittadini. Un obiettivo che l’amministrazione comunale reggina vuole portate subito a casa per poter usufruire della finestra aperta dalla nuova normativa introdotta con la legge di Stabilità. Che consente di spalmare i debiti su un arco temporale molto più ampio: trent’anni.
Per questo gli uffici comunali in riva allo Stretto sono in pieno lavoro per buttare giù in tempi rapidissimi – visto appunto che per poter applicare gli sconti previsti dalla legge si deve operare entro pochi mesi – una proposta di modifica del Piano da sottoporre poi alla Corte dei Conti. Sono, infatti, i giudici contabili a dare il nulla osta ad un eventuale rettifica del Piano e consentendo a Reggio di rifiatare. Lo strumento, messo in piedi dai commissari, è stato già motivo di tensione con la Corte: troppo stringenti i margini per poter amministrare senza sforare negli obiettibi intermedi.
E poi c’è quel pesante, pesantissimo fardello sulle spalle dei cittadini costituito da una pressione fiscale decisamente asfissiante. Soprattutto in un contesto socio-economico come quello che sta attraversando Reggio a causa degli effetti della recessione e che rendono difficile onorare gli impegni fiscali favorendo così l’impennata dell’evasione. Proprio per superare tutti questi problemi, la giunta Falcomatà sta premendo sull’acceleratore. E per questo ha varato già a fine dicembre il Documento unico di programmazione (Dup) dove vengono fissati alcuni parametri che potranno essere rispettati anche e soprattutto ottenendo il via libera al nuovo Piano da parte dei giudici della Corte dei Conti.
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