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Giuseppe Zeno e l'orgoglio di essere un po' calabrese

COSENZA Nelle sue vene scorre sangue del Sud. I suoi colori e i suoi lineamenti svelano le sue origini. Giuseppe Zeno, uno degli attori più noti e in vista del momento, è nato a Napoli ma ha trasco…

Pubblicato il: 18/01/2016 – 19:56
Giuseppe Zeno e l'orgoglio di essere un po' calabrese

COSENZA Nelle sue vene scorre sangue del Sud. I suoi colori e i suoi lineamenti svelano le sue origini. Giuseppe Zeno, uno degli attori più noti e in vista del momento, è nato a Napoli ma ha trascorso buona parte della sua vita nella nostra regione. E non ha mai dimenticato il suo essere allo stesso tempo bella e aspra. Lo ricorda soprattutto ogni volta che, per motivi personali o professionali, attraversa le sue coste e osserva il suo mare. Proprio come accadrà giovedì prossimo, 21 gennaio, quando sarà a Diamante ospite d’eccezione della seconda edizione dell’iniziativa “Noi, Loro e Telethon”, che si svolgerà al cineteatro Vittoria, con il patrocinio del Comune di Diamante e della Regione Calabria. Lo spettacolo, organizzato e voluto dalla “Fondazione Telethon”, sarà presentato dal noto giornalista e conduttore televisivo, Michele Cucuzza e avrà come testimonial proprio l’attore, che ogni lunedì sera tiene con il fiato sospeso il grande pubblico con le vicende di Pietro Mori, uno dei protagonisti della fiction di Raiuno “Il paradiso delle signore”. Tantissime le fiction di successo con le quali ha bucato il piccolo e grande schermo. I valori dell’uomo meridionale sono quelli che ha anche interpretato nel ruolo del commissario Santi Fortebracci ne “L’onore e il rispetto”, andato in onda su Canale 5. 
Zeno crede molto nel lavoro portato avanti da Telethon ed è per questo che è doppiamente orgoglioso di essere, giovedì prossimo, nella cittadina del Tirreno cosentino: «Telethon è una realtà importante e ha contribuito con grande serietà a raccogliere fondi. Gode – spiega l’attore in una pausa del suo lavoro – di credibilità e merita il sostegno di chi fa il mio lavoro. Perché, anche se non ne ha bisogno, è comunque importante contribuire a far capire di che cosa si occupa. Poi – aggiunge con orgoglio – non avrei potuto non esserci anche perché la Calabria mi ha dato tanto calore. Quindi, vivo questa iniziativa con doppio entusiasmo».
L’attore, alle soglie dei quarant’anni, ha un legame molto forte con la nostra regione che pure se non gli ha dato i natali – è nato a Napoli – lo ha cresciuto: ha vissuto molti anni a Vibo Valentia dove il suo papà faceva il pescatore. Il rapporto che ha con la Calabria lo definisce, però, di «amor e odio». Perché – spiega – «è una terra a cui Dio ha dato tanto, però resa arida dall’uomo. Invece, andrebbe valorizzata. Paesaggisticamente è molto ricca: ha montagne e mare, pieno di tante varietà di pesci. La gente è straordinaria e di gran cuore. Ma, con dolore ammetto che esistono pure persone che fanno di tutto per denigrarla. Ho un tale senso di appartenenza alla Calabria che non la giudico ogni volta che torno. Passavo spesso da Diamante quando andavamo a Vibo perché ancora non c’era il tratto di A3». Numerosi i ricordi che si affollano nella sua mente: «I viaggi per andare a caricare il pesce; le estati piene di turisti. Ricordo la Calabria vera. Oggi, purtroppo sono cambiate parecchie cose, Persino il mare non è più quello di un tempo. Però, sono fiducioso nella nuova classe dirigente. Mio padre faceva il pescatore a Vibo Valentia e anche quando ci siamo trasferiti a Napoli, ritornavamo tutte le estati. Ho tanti amici in tutta la regione. Diciamo che è un po’ casa mia. È un legame molto forte che non si è mai spezzato: se sono quello che sono lo devo alla Calabria». Nella nostra regione non ha soltanto trascorso gli anni della spensieratezza e dell’adolescenza, ma ha anche lavorato: «Ho girato la fiction “Gente di mare”, un film sulla Rivolta di Reggio, “Artemisia Sanchez”, e “Fuga con Marlene”». La considera una «location fantastica» per film e fiction, «ma l’aspetto burocratico le si è rivoltato un po’ contro. Infatti, la possibilità di sfruttarla dal punto di vista cinematografico è sfumato. Io non conosco i motivi perché faccio l’attore: non sono né un politico, né un produttore però molti volevano venire a girare in Calabria. Ad esempio, la Film Commission che fine ha fatto? Ricordo che all’epoca di “Gente di mare” la Rai voleva investire tanto su questa regione. Poi non so che cosa è successo. È un dato certo, comunque, che la Calabria è un set cinematografico straordinario». Giuseppe Zeno mentre in tv fa sognare le signore con il suo Paradiso, è impegnato su mille fronti sia per il piccolo che per il grande schermo: «A febbraio sarò a Lamezia con un lavoro teatrale assieme a Lina Sastri e sto girando una serie televisiva in Spagna». Non ha sogni nel cassetto da realizzare perché preferisce vivere «concretamente» e ha già realizzato il suo sogno: «Fare l’attore». Da buon calabrese vuole restare «con i piedi per terra».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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