di Pietro Bellantoni
GIANFRANCO TOMAO
(Prefetto di Cosenza)
«Il piano d’emergenza ha funzionato». Ah ah ah.
MARIO CALIGIURI
(Segretario regionale Idv)
«Rimanere assetati in mezzo alla neve è quasi paradossale, ma è esattamente quello che è successo. Fermi, drammaticamente fermi da oltre sette ore in mezzo alla neve. Certo, se si trattasse di una tormenta siberiana potremmo anche capirlo, ma per un evento atmosferico di media entità mi viene davvero difficile».
MARIO OLIVERIO
(Governatore della Calabria)
«Ho chiesto immediati chiarimenti al responsabile regionale ing. Massi». Non arriveranno mai, allora: il tizio in questione si chiama Marzi.
CABINOVIA CAMIGLIATELLO
«Impianto aperto e piste chiuse per scarso innevamento». Strano, in autostrada la neve c’era».
ALESSANDRO NICOLÒ
(Consigliere regionale)
«Il presidente della Regione Calabria sembra cadere dalle nuvole quando, neanche tanto velatamente, cerca di liquidare la questione, addossando ad altri responsabilità che sono anche sue. È facile stigmatizzare a posteriori, quando il danno si è consumato. Ma questo lo può fare il cittadino comune non un amministratore pubblico il quale deve invece ispirare la sua condotta a quella del bonus pater familias».
GIACOMO MANCINI
(Ex assessore regionale)
«Chi fa da sé…». Sì, con lo scopettone…
FRANCESCO CANNIZZARO
(Consigliere regionale)
«È Inammissibile che la regione resti paralizzata da una nevicata. Oliverio fallisce ancora una volta e non valgono a nulla le sue giustificazioni o la richiesta di chiarimenti. Governo Oliverio, governo Renzi : l’assoluta sintesi di incapacità di governare anche davanti a eventi previsti con largo anticipo… #vergogna #dimissionirenzieoliverio #Pdinadeguatoagovernare».
NUNZIO SCALERCIO
(“Webmastru“)
Automobilisti redivivi…
ANTONIO CARIDI
(Senatore)
«L’A3 Sa-Rc rimane una mulattiera, sulla quale Renzi e Delrio ridono e scherzano mentre le gente rimane per ore bloccata, come se si trovasse all’interno di una prigione per un reato non commesso, code interminabili, disagi di ogni tipo e infine la morte».
CARLO TANSI
(Responsabile Protezione civile)
«In altre regioni d’Italia, meno snobbate da Anas, la gioia della neve si è potuta godere appieno».
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