COSENZA Millecento firme per chiedere l’indizione delle primarie del centrosinistra. È l’iniziativa assunta da quattordici movimenti, guidati dal Pse, che sono pronti a sostenere la candidatura a sindaco di Cosenza di Enzo Paolini. Le prime sottoscrizioni sono state inviate al segretario del Pd Matteo Renzi e al suo vice Lorenzo Guerini in vista della direzione nazionale del partito in programma per venerdì. «Le primarie – si legge in una nota delle quattordici liste del centrosinistra – fanno parte del dna del Partito democratico, sono state utilizzate in tutti i casi in cui si è dovuto scegliere: dalle selezioni interne al partito, ai presidenti di regione, ai sindaci. Tanto più a Cosenza dove il segretario provinciale Pd, due segretari di circolo, dieci consiglieri comunali, il segretario nazionale di Scelta Civica e più di un consigliere regionale si sono espressi a favore della selezione democratica e trasparente del candidato sindaco»
La raccolta delle firme proseguirà nei prossimi giorni ma intanto «c’è da tenere nella giusta considerazione – si legge sempre nella nota – il segnale lanciato da più di millecento cosentini che, con la sottoscrizione di una petizione a favore delle primarie, hanno espresso una indicazione forte e precisa ai partiti di centrosinistra e soprattutto al partito guida della coalizione in direzione della volontà di partecipare e di tornare ad essere protagonisti delle scelte per il loro futuro. Ignorare questo segnale sarebbe un errore imperdonabile e un regalo a un centrodestra populista e demagogico che in questi anni ha emarginato e impoverito la città di Cosenza».
I quattordici movimenti sarebbero favorevoli all’ipotesi di celebrare le consultazioni per la scelta del candidato a primo cittadino nella stessa data in cui lo faranno città come Roma o Milano ovvero nell’ultima domenica di febbraio o nella prima domenica di marzo. «È il momento di costruire – conclude la nota – una coalizione vincente in alleanza con i movimenti e le forze civiche e con chiunque voglia impegnarsi per comporre una alternativa al populismo della destra e per non riconsegnare la città alle forze che in questi anni l’hanno impoverita ed emarginata».
L’appello, dunque, arriva alla vigilia di un appuntamento importante in casa dem. Nel Pd, tuttavia, non è ancora tramontata l’ipotesi di lavorare a una candidatura condivisa, capace di aggirare le primarie e, soprattutto, di raccogliere il consenso di partiti e movimenti non tradizionalmente collocabili nel centrosinistra.
x
x