COSENZA Giovedì 21 gennaio, due giorni dopo il martedì nero sull’A3, tutto sembra tornare alla normalità. Percorrere il tratto cosentino della Sa-Rc non è più un incubo. Anzi, se non fosse per la neve che imbianca i paesi che si affacciano sull’autostrada e per qualche sacco di sale lasciato – in via precauzionale – sulla carreggiata, sembrerebbe che nulla fosse accaduto. E quel martedì, in cui una nevicata ha trasformato la Sa-Rc in una trappola per migliaia di automobilisti rimasti bloccati, sembra solo un brutto ricordo. Il day after è stato il giorno dei mea culpa e delle responsabilità da individuare perché «quella vergogna» non doveva capitare. L’Anas ha commissariato la gestione calabrese e ha avviato un’indagine interna, la Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo. Prefettura e Protezione civile cercano di spiegare che cosa non ha funzionato. Dopo due giorni, però, quel tratto che fa spesso paura è transitabile e la gente ha ripreso a percorrerlo: sempre muniti di gomme da neve o di catene. E – facendo tesoro dei consigli del prefetto Gianfranco Tomao – anche con qualche piccola scorta di acqua e viveri, e con caricabatteria da auto. Perché le emergenze non si possono prevedere ma bisogna «essere preparati». Tutti, nessuno escluso.
TUTTI AL LAVORO Le temperature sono più miti. Il sole splende sulla A3 e rende più semplice intervenire. Dopo Rogliano, in direzione Lamezia, c’è un restringimento di carreggiata: metà è ancora ricoperta di neve. Intanto, la Protezione civile è già all’opera per evitare ciò che il responsabile regionale Carlo Tansi teme di più: il rischio frana quando la neve comincerà a sciogliersi. Così si pensa, in tempi rapidi, a un monitoraggio del rischio frane. Anche perché – come sottolineato più volte da Tansi – il tratto che ha registrato maggiori criticità martedì è proprio quello in cui nel 2009 morirono tre persone a causa di una frana del tratto tra Altilia e Rogliano.
INCHIESTA DELLA PROCURA Intanto, proseguono le indagini della Procura di Cosenza, condotte dal procuratore capo Dario Granieri, per accertare eventuali responsabilità. È ancora troppo presto per avere un quadro più chiaro della situazione, ma sono in corso accertamenti che permetteranno di appurare se ci sono state inefficienze, negligenze e sottovalutazioni. Anche l’Anas sta cercando di verificare se ci sono state responsabilità e ha inviato un commissario in Calabria che sta cercando di vederci chiaro.
IN CITTA’ TORNA LA NORMALITA’ Anche a Cosenza e nell’hinterland la situazione va migliorando. La neve in città si sta sciogliendo e il Comune ha provveduto tempestivamente a pulire le strade. Oggi, infatti, le scuole sono aperte. Restano chiuse in provincia e a Rende. Criticità si registrano ancora nelle zone maggiormente colpite come Mendicino, Cerisano e i paesi limitrofi. A Mendicino, mercoledì, l’amministrazione comunale è riuscita a rimuovere i mezzi pesanti messi di traverso che ostacolavano il transito. La difficoltà nel raggiungere Cosenza è stata per i residenti nei paesi dell’hinterland perché alcuni Comuni non sono forniti di mezzi spargisale e le ruspe non sono riuscite a pulire in modo adeguato le strade.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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