Egregio direttore,
come Lei sa, nella Regione Calabria non viene assicurata l’assistenza prevista nei casi di traumi gravi a causa della mancata attivazione della Rete politrauma.
È infatti previsto che tale Rete Politrauma concentri gli interventi più complessi in un unico centro regionale chiamato Centro di Alta Specialità e questo Centro nel decreto n. 9/15, emanato dal Commissario Scura viene indicato “fuori Regione”. Una indicazione che trascura che gli interventi utili in questo tipo di patologie debbono avvenire entro la prima ora dall’evento traumatico e, praticamente, annulla qualunque possibilità di intervento utile.
Pertanto è statisticamente presumibile che, dei 5-600 casi annui di traumi mediamente occorsi in Calabria, una parte, stimabile tra il 10 ed il 15%, hanno subito e continuano a subire danni definitivi dall’omesso adeguato intervento. Non solo, ma ciò ha comportato e comporta anche un incremento della spesa sanitaria regionale.
C’è di più. L’onnipotente commissario ha anche individuato nell’area centrale della Regione il Centro Traumi di Zona, che in assenza del Centro di Alta Specializzazione deve fornire l’assistenza, nel presidio ospedaliero di Catanzaro, che è addirittura privo della piazzola di atterraggio per elicotteri, mancanza che nei fatti vanifica la possibilità di intervento rapido, non potendosi raggiungere Catanzaro entro un ora da un evento traumatico.
L’insana, per non dir di peggio, scelta dell’ingegnere Scura appare dettata dal fatto di non aver voluto tener conto delle indicazioni dei precedenti piani sanitari regionali che avevano indicato nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme l’ospedale ideale per questa funzione a motivo della sua vicinanza alle vie di comunicazione, del possibile utilizzo dei trasporti aerei per elicottero e ad ala fissa, delle caratteristiche della struttura ospedaliera perfettamente a norma.
Il suo comportamento rischia inoltre di mandare in fumo i 13,6 milioni di euro disponibili per gli adeguamenti necessari a tale funzione dell’ospedale di Lamezia Terme e a oggi non utilizzati. Ma la mancata attivazione del Centro di alta specializzazione ha impedito e continua ad impedire anche il consolidarsi di esperienze specialistiche nella Regione.
In sostanza lo Scura continua a operare in spregio alle norme ed ai suoi stessi decreti, com’è dimostrato dal fatto che non ha istituito la commissione tecnica prevista nel suo stesso decreto n. 9/15 col mandato a fornire una relazione di base sul tema e dal fatto, se si può ancor più grave, di aver nello stesso decreto 9/15 assegnato a Catanzaro l’HUB di un’altra specialità tempo-dipendente e cioè della Rete ictus, senza minimamente tener conto che in un altro ospedale della stessa area (Vibo Valentia) è funzionante ed è punto di riferimento regionale un reparto di neurologia che ha la più numerosa casistica regionale del settore, nonostante che nel suo stesso decreto sia riportato che nella sede di Catanzaro allo stato non si può applicare il trattamento specifico per l’ictus perché il personale è in formazione.
Per tutto questo e per altro ancora, un gruppo di associazioni lametine che si occupano di sanità ha deciso di sporgere contro il commissario Scura denuncia sia alla Procura della Repubblica, che alla Procura della Corte dei conti calabrese, che per conoscenza al ministro della Salute.
