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Presidente Mattarella, sostenga la Calabria

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la prima volta in Calabria.L’occasione è data dalla inaugurazione della nuova sede della Regione.Dopo quarantanni di vita della istituzione re…

Pubblicato il: 21/01/2016 – 14:26

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la prima volta in Calabria.
L’occasione è data dalla inaugurazione della nuova sede della Regione.Dopo quarantanni di vita della istituzione regionale, finalmente, una sede che unifica tutti gli assessorati.
Dai 35 indirizzi diversi, che allontanavano il cittadino e i rappresentanti dei poteri locali dal governo regionale, si consegna ai calabresi una moderna sede che faciliterà l’accesso e l’interlocuzione tra domanda e offerta politica e di governo.
Nell’esprimere tutta la nostra soddisfazione non ci si può esimere dal commento che suscita in noi calabresi e ancor di più quando quel “noi calabresi” allude a stimolare l’orgoglio per un impegno politico e istituzionale che viene riconosciuto dalla massima carica della Repubblica.
Il presidente Mattarella viene in Calabria per esprimere un atto di vicinanza che non si limita alla ritualità celebrativa perchè nell’apertura della nuova sede, tenacemente voluta dal presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, si vuole rappresentare l’idea di una Regione che vuole scegliere la frontiera democratica come trincea per aprire una nuova fase della storia calabrese.
La Calabria, da sola, non ce la può fare se accanto non avrà lo Stato, la Comunità Europea e una visione del proprio ruolo nel Mediterraneo come mare di pace e di coesione civile, sociale ed economica.
La Calabria ha dato dimostrazione di saper esprimere un alto grado di solidarietà ed ha bisogno di stimolare uguale sensibilità per far fronte alla soluzione dei propri problemi a partire da quello del lavoro, della valorizzazione delle proprie risorse umane e ambientali e per sconfiggere il sistema di potere criminale e mafioso che ne impedisce e ritarda i processi di crescita.
Il crimine organizzato che si infiltra nell’economia, nelle attività sociali e nella politica rappresenta, ancora, nonostante i progressi dell’azione repressiva e preventiva, un grave ostacolo al funzionamento della democrazia e al progresso delle popolazioni.
A svolgere con coraggio e onestà l’attività politica e sociale, come dimostrano le intimidazioni e le aggressioni che hanno segnato la vita civile e democratica calabrese, si corre il rischio della propria incolumità e si può pagare il proprio impegno con la vita, così come è accaduto nel recente passato. Ancora più a rischio è l’attività di magistrati e Forze dell’Ordine per i quali non basta il messaggio di solidarietà ma occorre un sostegno e una collaborazione più concreta come ha cercato di fare, per ultimo, il governo regionale nel sostenere un progetto per il rafforzamento delle dotazioni organiche di servizio.
La presenza del presidente Mattarella ci incoraggia ad andare avanti e, nello stesso tempo, mentre ci incita ad essere ancora più rigorosi con noi stessi, ci induce a condurre una battaglia in cui lo Stato e le istituzioni territoriali possano concertare e programmare un’azione ancora più forte ed incisiva.

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