REGGIO CALABRIA C’è anche un poliziotto da tempo in servizio a Gioia Tauro fra i 14 arrestati nell’ambito dell’operazione Apegreen Drug, scaturita dalla nuova inchiesta sviluppata dalla Dda di Reggio Calabria contro il clan Commisso, definito dal procuratore Federico Cafiero de Raho «il più potente del mandamento jonico reggino a livello operativo». Dalle prime luci dell’alba, gli uomini della prima sezione dello Sco di Roma, diretto da Andrea Grassi, e della Squadra Mobile di Reggio Calabria, guidata da Francesco Rattà, stanno procedendo a perquisizioni e arresti fra Siderno, Marina di Gioiosa, ma anche a Gioia Tauro dove a finire in manette è stato un uomo legato al clan Pesce coinvolto dai Commisso in un vasto traffico di droga.
L’indagine è stata sviluppata a partire dalle conversazioni intercettate dalla cimice piazzata nel 2010 nella lavanderia Apegreen di Siderno, vero e proprio ufficio del “Mastro” Giuseppe Commisso, che lì riceveva affiliati, politici, amministratori, imprenditori, cui impartiva precise direttive. Chiacchierate finite al centro di diverse indagini sul clan, come Crimine, Falsa Politica, Acero- Krupy, come nell’ultimo segmento investigativo eseguito oggi, che è stato in grado di accertare il vasto traffico di stupefacenti gestito dai Commisso fra Africa (Costa d’Avorio) e Nord Europa (Belgio) e Venezuela.
Ma l’indagine – coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dal pm Antonio De Bernardo – è stata in grado di accertare anche i rapporti del clan Commisso con la Camorra, regolarmente rifornita di partire di cocaina. Fra gli acquirenti – hanno scoperto inquirenti e investigatori – c’era anche un noto affiliato, ritrovato carbonizzato nella sua auto qualche tempo fa. Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti sono dunque finiti in manette gli attuali broker di riferimento del Mastro ed altri personaggi legati alla potente cosca Pesce di Rosarno, alla cosca Ursino di Gioiosa Ionica. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, che si terra’ alle 11, presso la Procura di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Roberti, il Procuratore Capo Cafiero de Raho, il Procuratore Aggiunto Gratteri, del Questore e i dirigenti degli organi investigativi.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
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