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Niente pagamenti agli agricoltori, Coldiretti: «Pazienza finita»

CATANZARO «Servono risposte immediate e certe: la pazienza degli agricoltori si è esaurita». La Coldiretti richiama l’attenzione della Regione sui pagamenti e gestione dei premi comunitari per l’an…

Pubblicato il: 22/01/2016 – 17:27
Niente pagamenti agli agricoltori, Coldiretti: «Pazienza finita»

CATANZARO «Servono risposte immediate e certe: la pazienza degli agricoltori si è esaurita». La Coldiretti richiama l’attenzione della Regione sui pagamenti e gestione dei premi comunitari per l’annualità 2015 e del Psr e sull’assegnazione del carburante agricolo che sta creando disagi. Arcea e la Regione non procedono alla gestione delle domande di aiuti della Pac e alla liquidazione dei pagamenti a favore degli agricoltori. Un disagio economico insostenibile per le imprese agricole viste anche le ristrettezze di credito. Disfunzioni che da mesi non trovano soluzione, sottolinea Coldiretti, che chiede di corrispondere subito in tempi brevi gli aiuti. Dati di assoluto rilievo: oltre 200 milioni di euro i premi da liquidare, senza che sia stata colta la possibilità di erogare un anticipo fino al 70% entro il 30 novembre scorso. Sono più di 37mila gli agricoltori che non hanno avuto un centesimo per la domanda unica 2015. Dei premi 2015 del Psr quali: indennità compensativa per chi opera in aree montane e svantaggiate, per allevamenti autoctoni, benessere animale e biologico, non e’ chiaro lo stato dell’arte per completare le procedure e liquidare a saldo l’aiuto ad oltre 7mila produttori utilizzando le risorse finanziarie del nuovo Psr 2014-2020. Definendo le istruttorie si sarebbero potuti liquidare gli anticipi entro novembre scorso e i saldi entro dicembre, riducendo la restituzione di risorse all’Europa.

INACCETTABILE Ritardi e meccanismi non tollerabili – rilancia il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro – non si possono più ad accettare questi metodi e condizioni di gestione delle risorse comunitarie. È evidente – continua – che l’organizzazione di Arcea, che costa oltre tre milioni di euro annui, non funziona e forse bisogna interrogarsi sulla convenienza di un organismo pagatore regionale. Si naviga a vista per la remissione dei pagamenti non andati a buon fine dal mese di febbraio 2015 ad oltre 1.900 agricoltori e ad oggi non esistono indicazioni; decine di migliaia di posizioni da istruire per sbloccare l’assegnazione dei nuovi titoli, complicazioni che hanno già compromesso le attivita’ per la presentazione di circa 90mila domande per l’annualità 2016 in parte in scadenza al 29 febbraio prossimo, che riguarda anche i piccoli agricoltori. Vi e’ ancora la questione dell’apertura dei bandi entro febbraio per attivare i premi del nuovo Psr e consentire la presentazione delle domande 2016 a circa 8.000 beneficiari. La Regione ne prenda atto ed intervenga prendendo, se necessario, decisioni anche forti».
A ciò si aggiunge, secondo Coldiretti, una procedura cervellotica e farraginosa messa in campo per l’assegnazione di gasolio agricolo. Gli agricoltori, devono farsi carico di ulteriori costi costringendoli a recarsi a Catanzaro presso la Cittadella soltanto per protocollare le richieste. Queste vengono smistate agli uffici agricoli di zona per l’esame e ritornano alla Cittadella per un altro protocollo in uscita e ancora ritrasmessi agli uffici di zona per il ritiro dei buoni carburanti. Ciò impedisce a molti, soprattutto in questo periodo, ad esempio di riscaldare le serre.
«Abbiamo – rafforza Molinaro – più volte sollecitato il dipartimento Agricoltura a delegare i Centri di assistenza agricola (Caa), la vera casa della semplificazione per l’agricoltura, una metodologia a portata di mano, ma non si riesce a capire quali interessi ci sono a non farlo. Si predica la sburocratizzazione e dematerializzazione – conclude –, ma gli agricoltori devono recarsi ancora alla Cittadella con le “carte”, forse si vuole far valere un antico vizio: il “potere dell’ultimo timbro”».

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