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Quiz per un posto in Comune, le risposte "giuste" sono sbagliate

CATANZARO Riscrivere l’informatica o almeno darne un’interpretazione nuova rispetto alle convenzioni internazionali. Il proposito che sembrano essersi dati al Comune di Catanzaro è fin troppo ambiz…

Pubblicato il: 22/01/2016 – 13:38
Quiz per un posto in Comune, le risposte "giuste" sono sbagliate

CATANZARO Riscrivere l’informatica o almeno darne un’interpretazione nuova rispetto alle convenzioni internazionali. Il proposito che sembrano essersi dati al Comune di Catanzaro è fin troppo ambizioso per un semplice concorso pubblico per un posto part-time da istruttore direttivo informatico e uno da istruttore informatico. La storia – scherzi a parte – potrebbe avere anche qualche spunto ironico, se non addirittura comico, ma solo se non si trattasse come detto di un concorso pubblico che serve a determinare due assunzioni part-time negli uffici di Palazzo de Nobili: molte delle risposte alle domande sottoposte ai candidati nella prova preselettiva che la commissione ha dichiarato essere quelle corrette, sono in realtà sbagliate.
Ma prima di arrivare alla sostanza della notizia, è necessario un piccolo passo indietro: il bando comunale per l’assunzione a tempo indeterminato part-time al 50% di un istruttore direttivo informatico (categoria D1) e quello analogo per l’inserimento di un istruttore informatico (C) furono pubblicati dal Comune nel settembre del 2013.
Da allora, un paio d’anni di silenzio, fino alla scorsa metà di dicembre, quando gli 85 candidati per il primo bando e i 134 per il secondo sono stati convocati per sostenere la prova scritta di preselezione al cospetto di una commissione tecnica nominata il 24 novembre 2014 e composta da Pasquale Costantino (dirigente area finanziaria/servizio informatico del Comune, presidente), Antonio Staglianò (docente Istituto “Petrucci-Ferraris-Maresca”), Anna Candelieri (funzionario informatico del ministero di Giustizia) e da Rita Sodano (istruttore amministrativo – cat. C, dipendente comune di Catanzaro).
Per entrambe le prove, si trattava di rispondere a un quiz a scelta multipla (quattro opzioni) composto da 40 quesiti, relativi non solo agli aspetti normativi del lavoro in un ente pubblico ma anche – ovviamente – ad aspetti tecnici relativi alle mansioni specifiche per i posti a concorso.
L’amara sorpresa per molti dei candidati è arrivata poche ore dopo aver consegnato i fogli d’esame: punteggi bassissimi per tutti, la maggior parte giovani ingegneri (c’è chi ha ottenuto 3 punti su 40), che avrebbero così sbagliato gran parte delle risposte alle domande sul loro “terreno di competenza”. Così è stato praticamente per quasi tutti quelli che hanno sostenuto la prova per istruttore direttivo informatico.
L’incredulità generale per aver fatto degli errori così evidenti e ripetuti è stata sostituita però dalla rabbia al momento della pubblicazione sul sito del Comune delle risposte che la commissione ha ritenuto corrette. Sì, perché molte di queste sono, in effetti sbagliate. Qualche esempio: domanda n.2 – “Cos’è il WiMax?”. La risposta corretta secondo quanto pubblicato sarebbe la C): «È una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda stretta». Peccato che una semplice ricerca sul web chiarisca come la risposta corretta sia invece la B): «È una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga».
Un altro: “11) Fare il back-up di un disco rigido significa. Per la commissione giudicante: «D) Eseguire la scansione del disco», mentre per il resto del mondo la risposta corretta dovrebbe essere: «B) Riportare il contenuto del disco fisso su un altro supporto».
E via discorrendo: in tutto, potrebbero essere almeno dieci le risposte giuste che sono state considerate errate in fase di correzione. A conti fatti, se per ogni risposta corretta si attribuiva un punto al candidato mentre per ogni risposta errata venivano sottratti dal totale 0,33 punti, chi si aspettava di aver risposto correttamente a quelle dieci domande e quindi avere un +10, si è trovato con un -3,3 sul punteggio totale.
Curioso il caso, poi, di una domanda comune ad entrambe le prove per la quale è stata valutata corretta una risposta in uno, mentre nell’altro ne è stata considerata corretta un’altra. Alla domanda “Che cos’è un router?”, nel test per istruttore direttivo informatico la risposta corretta è stata considerata la “B) Un nodo della rete”, mentre nel test per istruttore informatico si è attribuita validità alla risposta “A) Un apparato che smista il traffico tra le reti di computer”.
Pochi dubbi, almeno fino a prova contraria, sul fatto che si sia trattato di un macroscopico errore “tecnico”, ma alla luce di quanto pubblicato, è facile ipotizzare come la rabbia dei candidati sia destinata trasformarsi a breve in una serie di ricorsi contro l’ente, determinando così il blocco delle operazioni di selezione.
Selezione che andrà avanti, almeno per ora, il prossimo 22 febbraio: in 25 sono stati ammessi alla seconda prova per istruttore informatico (questo l’elenco: http://www.comunecatanzaro.it/index.php/bandi-di-gara/finish/42-2015/1348-avviso-convocazione-prova-scritta-istruttore-informatico/0) e altrettanti a quello per istruttore direttivo informatico (http://www.comunecatanzaro.it/index.php/bandi-di-gara/finish/42-2015/1347-avviso-convocazione-prova-scritta-istruttore-direttivo-informatico/0).

Le risposte pubblicate sul sito del Comune:
http://www.comunecatanzaro.it/index.php/bandi-di-gara/finish/52-2016/1390-test-estratti-con-risposte-istruttore-informatico/0
http://www.comunecatanzaro.it/index.php/bandi-di-gara/finish/52-2016/1389-test-estratti-con-risposte-istruttore-direttivo-informatico/0

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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