COSENZA La Procura di Cosenza ha iscritto nel registro degli indagati due ginecologi e un’ostetrica dell’ospedale “Annunziata” per la morte di un neonato, avvenuta lunedì pomeriggio in sala parto. Il procuratore capo Dario Granieri ha aperto un fascicolo, affidato al sostituto Giuseppe Cozzolino.
E nella serata di martedì è stata eseguita l’autopsia sul corpicino del neonato dal medico legale Silvio Cavalcanti, così come disposto dalla Procura.
La notizia del decesso è stata diffusa nella serata di lunedì dalla direzione generale dell’Azienda ospedaliera che ha avviato anche un’indagine interna. «Il parto, avvenuto per via spontanea, ha presentato – era riferito in una nota – difficoltà al momento dell’espulsione del feto, morto per cause ancora in corso di accertamento».
La direzione aziendale, che ha subito espresso cordoglio e vicinanza a tutta la famiglia, è stata informata dal direttore facente funzioni della Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia, Clemente Sicilia, e ha immediatamente disposto un’indagine interna, «così da acquisire gli elementi necessari per fornire una compiuta valutazione dell’accaduto, accertare eventuali responsabilità e adottare i conseguenti provvedimenti». Infatti il neocommissario dell’Azienda, Achille Gentile, questa mattina ha incontrato il procuratore Granieri. Le indagini e l’autopsia cercheranno anche di fare chiarezza sulle manovre eseguite in sala parto. L’iscrizione dei medici nel registro degli indagati è stata fatta in via preventiva per permettere agli indagati di partecipare all’autopsia che è un esame irripetibile.
Intanto, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio degli ispettori all’Annunziata per verificare quanto accaduto.
Sono buone le condizioni di salute della donna, alla terza gravidanza, che è stata sottoposta a tutti gli accertamenti strumentali, risultati regolari.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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